Impensabile colpo di scena nel processo per la morte di Gaia e Camilla investite a Roma, sentenza per Pietro Genovese slittata a novembre. I dettagli.
Due nuove udienze per valutare testimonianze e perizie nuove sul caso delle due ragazzine uccise da un Suv a Roma.
La morte di Gaia e Camilla
Non si può scordare il caso di Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, le 16enni morte a Roma il 21 dicembre 2019.
Le due amiche furono travolte in Corso Francia da un Suv guidato dal giovane Pietro Genovese.
La dinamica dell’incidente è stata al centro della battaglia legale perché proprio su tale nodo si scontrano gli avvocati ed i periti delle controparti.
La difesa di Pietro Genovese, figlio del noto regista, ha sempre sostenuto l’involontarietà dell’accaduto sostenendo che le due ragazze avrebbero attraversato non sulle strisce. fatto questo che, sommato al buio di quella sera, avrebbe causato il mortale impatto.
L’accusa ha sempre rigettato ciò e le famiglie delle due ragazze travolte e trascinate in Corso Francia chiedono giustizia e verità.
Il processo ha visto un colpo di scena impensabile, ecco quale.
Colpo di scena impensabile al processo: sentenza rinviata
I aula a Roma per le fasi finali del processo c’erano i periti ed i testimoni del terribile incidente in Corso Francia.
Il gup ha deciso di sentirli ed ha stabilito la necessità di altre due ulteriori udienze previste il 4 ed il 14 novembre.
Il motivo è chiaro: si vogliono analizzare nuovamente le perizie e riascoltare i testimoni. L’avvocato della difesa, Fausto Coppi, in aula aveva dichiarato che la responsabilità era unicamente delle due ragazze, perché avevano attraversato con imprudenza.
Nel corso del travagliato iter processuale le varie perizie hanno stabilito elementi contrastanti. Se da un lato infatti è stato stabilito che Genovese avesse un tasso alcolemico molto alto e viaggiasse a 92 chilometri orari in centro abitato, è anche possibile che le due ragazze abbiano attraversato col rosso.
Gaia e Camilla però avrebbero iniziato ad attraversare con il verde sotto la pioggia battente restando a metà della seconda carreggiata quando scattò il rosso.
Tra gli altri elementi che difesa ed accusa si contestano vi è l’uso o meno del cellulare, la possibilità di frenare in tempo ed il tentativo di fuga successivo.
La sentenza, che per il rito abbreviato sarà decurtata di un terzo, sarebbe dovuta essere pronunciata proprio oggi.
“Siamo soddisfatti, quello disposto dal giudice è un approfondimento doveroso”
E’ il commento di Giulia Bongiorno legale della famiglia di Gaia. Dunque il rinvio dovrebbe portare ad un chiarimento in vista della sentenza finale come riporta anche Il Corriere.