Accorata lettera dal carcere di Antonio Logli che difende la sua futura moglie ed annuncia un colpo di scena che ribalterà la sentenza.
Novità nel caso di Roberta Ragusa? Secondo il pool difensivo di Antonio Logli la revisione sarebbe vicina. Intanto riflettori puntati sul matrimonio controverso dei due ex amanti.
Antonio Logli difende Sara Calzolaio: le dichiarazioni mai fatte
Il caso della mamma scomparsa nelle campagne di San Giuliano Terme nel 2012 e mai ritrovata continua a toccare il cuore di tutti quelli che con apprensione hanno seguito la vicenda.
Il sorriso radioso di Roberta Ragusa, resta nella mente di tutti ma ormai è pochi mesi fa arrivato un punto fermo: Roberta è stata dichiarata morta ufficialmente dichiarata morta.
Il caso non è però chiuso e ancora moltissime ombre si annidano sulla vicenda che vede attualmente in carcere l’unica persona ritenuta responsabile della sua morte: il marito di Roberta, Antonio Logli.
Il 57enne sta infatti scontando 20 anni per omicidio volontario e distruzione di cadavere e proprio dal carcere ha fatto sentire ancora una volta la sua voce.
Alla trasmissione Quarto Grado è stata infatti recapitata una lettera letta poi in diretta.
Nella missiva Logli difende la decisione di ufficializzare il rapporto con Sara Calzolaio, l’ex amante diventata da anni la sua compagna ufficiale.
Era stata proprio Sara a sbottare nelle scorse settimane annunciando battaglia legale contro chi la minacciava ed ora Antonio torna alla carica soffiando sul fuoco.
Ribadisce nella lettera che Sara è l’unica persona che gli è sempre stata accanto, credendo in lui e nella sua innocenza.
“E’ stata il mio avvocato, mi ha sempre difeso”
Per Antonio dunque Sara non merita un simile trattamento per una scelta che ribadisce giusta.
Questa nuova direzione nelle dichiarazioni di Antonio Logli è accaduta a seguito di un rinnovamento nel pool difensivo, da cui giungono altre novità eclatanti.
Il colpo di scena che potrebbe portare la revisione: realtà o tentativo disperato?
Sempre nella lettera il marito di Roberta Ragusa ribadisce la sua innocenza nonostante ben 3 gradi di giudizio hanno confermato la sua colpevolezza.
In studio anche la criminologa Anna Vagli che da qualche tempo si è affiancata al pool difensivo. La criminologa ha ribadito che l’intenzione della difesa è portare all’attenzione dei giudici nuovi elementi per poter ottenere la revisione della sentenza.
E pur senza scendere nei dettagli, la professionista annuncia la presenza di un testimone che potrebbe cambiare le sorti del processo.
Revisione davvero possibile dunque o mossa difensiva che non porterà a nulla? Gli esperti sono divisi e si attendono maggiori particolari.
Per ora quello che resta certo è che della povera Roberta Ragusa ancora non si conosce che fine abbia fatto dopo ben 8 anni.