Una versione inedita dell’omicidio di Luca Sacchi porterà alla svolta processuale? Cosa è emerso a Quarto Grado dal testimone oculare mai apparso prima.
Secondo la versione di un super testimone il racconto di Anastasiya sull’omicidio di Luca Sacchi potrebbe essere definitivamente smentito. Ecco cosa ha dichiarato in aula.
Il processo per la morte di Luca Sacchi
La morte di Luca Sacchi avvenuta il 24 ottobre dello scorso anno non ha ancora avuto una spiegazione definitiva.
Molte versioni sono state raccontate e molte persone risultano coinvolte in quello che risulta un omicidio insensato perché la vittima era giovanissima e non aveva coinvolgimento nella vicenda che lo ha portato alla morte.
Com’è stato ormai dimostrato da una serie di testimonianze, il poco più che ventenne Luca Sacchi era totalmente estraneo al giro di compravendita e spaccio di droga.
Quella notte infatti Luca Sacchi non sapeva quanto stava accadendo, come si suppone una trattativa tra la sua fidanzata Anastasiya Kylemnyck insieme con Giovanni Princi ed i due pusher Valerio Del Grosso e Paolo Pirino.
Del Grosso, Pirino e De Propris, l’amico che fornì loro la pistola, sono accusati di omicidio mentre i reati contestati ad Anastasiya e Princi riguardano la detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.
Proprio la posizione della fidanzata di Luca risulta ancora molto controversa e la ragazza che si è sempre presentata in aula impeccabile ed impassibile dovrà chiarire la sua posizione.
Che rapporto c’era tra lei e Princi, l’amico di Luca considerato il “regista” della compravendita? Quanti soldi c’erano davvero nello zainetto rosa?
Anastasiya è stata davvero aggredita?
Il super testimone smentisce Anastasiya?
Nella consueta puntata del venerdì di Quarto Grado è stata rivelata la presenza di un super testimone che era presente al momento dello sparo.
L’uomo, volontario della Protezione Civile e per questo avvezzo alle procedure nei casi di emergenza è stato il primo a chiamare i soccorsi. Si trovava a pochi metri da Luca, a terra in fin di vita ed ha raccontato un particolare significativo.
Al momento dello sparo Anastasiya non si trovava a terra come lei ha raccontato a causa del colpo di mazza da baseball da parte dei due rapinatori.
Si trovava invece a qualche metro di distanza in piedi e si è precipitata verso Luca solo dopo lo sparo.
Il testimone racconta anche un altro particolare che non torna con la versione della ragazza: prima dello sparo c’era totale silenzio.
Non urla e rumori di rapina quindi, e dalle foto scattate nell’immediatezza non risulta nemmeno lo zainetto.
Proprio le foto consegnare agli inquirenti rappresentano un documento eccezionale, perché consentono di estrapolare molti particolari importanti come la presenza di un ragazzo che si allontana con calma.
Tali elementi e la nuova incredibile testimonianza si pensa possano finalmente far chiarezza su quanto accaduto al povero Luca Sacchi a Roma ormai un anno fa.