Si continua a scavare sotto le macerie. La gran parte delle vittime sarebbero in Turchia, nella città di Smirne, dove si sono registrati i danni maggiori.
Il terremoto ha infatti provocato uno tsunami, che ha travolto case e negozi.
Terremoto nel mar Egeo
Un terremoto di magnitudo 7 quello che ieri mattina, poco dopo le 12, si è scatenato nel mar Egeo, colpendo Grecia e Turchia. A Smirne si sono registrati i danni maggiori, per via del crollo di alcuni edifici. La città turca, con oltre 4 milioni di abitanti, è la terza più popolata dopo Istanbul e Ankara.
L’ipocentro del terremoto è stato rilevato a 10 Km di profondità, mentre l’epicentro è stato localizzato a 14 chilometri dalla costa. Il terremoto ha generato uno tsunami, che ha travolto case e negozi, con onde alte circa 1 metro.
Nelle ore successive alla prima scossa di magnitudo 7, si sono registrate altre scosse di assestamento. La più forte, di magnitudo 5.1, è stata localizzata al largo della costa turca.
È plausibile che nelle prossime settimane si possano verificare altre scosse, motivo per cui sono già state allestite tende e centri di accoglienza.
Si aggrava il bilancio delle vittime
Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime del terremoto nel mar Egeo. Finora sono almeno 26 i morti accertati, di cui 24 a Smirne e due in Grecia. Si tratta di due studenti travolti dal crollo di un muro, mentre facevano ritorno a casa.
Come riferisce anche Il Post, la violenta scossa è stata avvertita anche nel Dodecaneso e ad Atene, dove però non si sono registrati danni.
In Turchia sono almeno 800 i feriti, ma il bilancio delle vittime è destinato a salire, perché sarebbero ancora decine le persone intrappolate sotto le macerie. I soccorritori stanno tuttora scavando, anche a mani nude, per cercare di salvare quanto più persone possibile.