Da quando è stato istituito il primo lockdown, i tirocinanti infermieri non possono più svolgere la loro pratica in ospedale.
Per questo, i tirocinanti infermieri hanno lanciato un appello perché dimenticati e impossibilitati dallo svolgere una formazione professionale adeguata sul campo.
Il sogno di ritornare in reparto
I tirocinanti infermieri non possono più formarsi in reparto. La formazione professionale è venuta meno da quando è stato imposto il primo lockdown dal governo. Dal 9 marzo del 2020, data della prima chiusura, come riporta la rivista specialistica di settore, Nurse 24, la carriera degli studenti in infermieristica è stata compromessa.
Da allora, infatti, non è ben chiaro se gli studenti potranno tornare in reparto per procedere con la parte pratica della loro professione, la più importante. Ciò accade, per lo meno, nelle università della Campania. Perché un buon infermiere, non deve essere soltanto in grado di sapere ma anche di saper fare ed il saper essere.
Come si svolge il tirocinio
Gli studenti seguono, al momento un tirocinio online in cui gli insegnanti spiegano loro le procedure che avrebbero dovuto mettere in pratica in reparto.
Viene meno la manualità ma anche il contatto con il paziente. Viene meno anche il lavoro di squadra, tipico dei reparti. Una didattica a distanza particolarmente insufficiente, a detta degli studenti, che sono molto preoccupati per il loro futuro.
Gli infermieri di domani, dunque, potrebbero essere dei professionisti che non saranno in grado di relazionarsi ai pazienti e di svolgere le procedure infermieristiche semplicemente perché non hanno potuto farlo, nel corso della loro carriera.
Perciò, gli infermieri di domani sperano che le istituzioni possano ravvedersi sui loro tirocini. In questo modo, l’angoscia che aleggia su di loro potrà essere sostituita di nuovo da quell’entusiasmo che li ha fatti iniziare quel percorso di studi.