Nel corso della diretta alla Camera, il presidente Conte ha illustrato quelle che potranno essere le misure restrittive del prossimo Dpcm.
Conte in diretta ha anticipato che in Italia saranno individuate tre aree di rischio sulla base dei rischi di contagio.
Uno scenario diverso da quello della prima ondata
Nel corso della diretta dalla Camera, il presidente Conte ci ha tenuto ad offrire una panoramica sulla situazione epidemiologica in Italia. Una situazione che, con dati alla mano, è stata definita dal premier ben diversa da quella della prima ondata del virus a marzo.
Oggi, infatti, benché il quadro epidemiologico sia critico, l’Italia può contare sul centro di monitoraggio. Dai dati raccolti, si evince che il 95% dei positivi si cura in casa, in isolamento domiciliare. Al picco della prima ondata erano soltanto il 50%. I contagi appaiono diversi e meno gravi. Oltre il 75% delle persone positive è asintomatica o con sintomi lievi. Oggi abbiamo più dpi, attrezzature medicali.
Non stiamo subendo una insostenibile pressione nei reparti di terapia intensiva. Piuttosto, si registra un preoccupante affollamento nei restanti reparti e nell’area medica in generale. A tal proposito, anche i pediatri e i medici di base potranno effettuare i test per far sì che le persone si curino in casa. Sono 10 milioni i test rapidi acquistati da Arcuri. Potranno essere usati anche nelle scuole, per ridurre le quarantene. Saranno circa 100000 i test che potranno essere sottoposti, al giorno. L’obiettivo è anche aumentare la capacità di screening.
Le nuove misure restrittive in arrivo
Il nuovo Dpcm individuerà 3 aree di rischio a seconda della gravità della situazione epidemiologica. Una situazione che verrà monitorata non soltanto con il controllo dell’Rt ma anche sul numero di tamponi effettuati, sui posti letto disponibili e tanto altro. Gli interventi saranno a regime differenziato.
Per il momento, a livello nazionale, sono state disposte alcune misure restrittive comuni, ovvero:
- Chiusura dei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, fatta eccezione per edicole, tabacchi, farmacie, para farmacie, negozi per l’igiene e supermercati posti al loro interno.
- Chiusi musei e mostre
- Riduzione del limite di capienza (al 50%) dei mezzi pubblici
- Limitare gli spostamenti da e verso regioni che presentano elevato rischio
- Limiti alla circolazione delle persone la notte (non è stato ancora fornito un orario preciso, si parla delle 21:00)
- Scuole medie in Dad al 100%.