Il Consiglio dei Ministri sta esaminando i punti del decreto Ristori-Bis: quali saranno i nuovi incentivi economici e quali tasse verranno sospese.
In esame il decreto Ristori-Bis da parte del Consiglio dei Ministri: nuovi aiuti per i cittadini maggiormente penalizzati dal nuovo decreto anti coronavirus.
Decreto Ristori Bis in esame
Il nuovo decreto Ristori-Bis è al momento sottoposto ad uno scrupoloso esame da parte dei Ministri per poter capire come aiutare economicamente i cittadini a superare questa emergenza pandemica.
Il Dpcm anti coronavirus appena entrato in vigore e valido fino al 3 dicembre 2020 ha atterrato economicamente molte categorie di lavoratori in tutto il Paese. È necessario un aiuto da parte del governo per risollevare la situazione.
Le misure che il decreto Ristori Bis contiene sono volte ad aiutare i lavoratori con incentivi economici e sospensione di alcuni pagamenti. Tra queste sappiamo che le seguenti sono incluse nel decreto:
- Ristori erogati a luglio raddoppiati
- Bonus affitti con credito di imposta per 3 mesi (per locazioni commerciali)
- Sospensione pagamento IMU di metà dicembre per tutti gli esercizi commerciali costretti a chiudere per ordine del decreto
- Sospensione dei contributi previdenziali da versare per i dipendenti delle attività commerciali che saranno chiuse a causa del dpcm
- Congedi parentali nuovamente finanziati
- Bonus asilo nido
Il nuovo Dpcm ha messo in ginocchio molte attività commerciali nelle zone rosse d’Italia in cui è stata imposta una chiusura morbida ma piuttosto generalizzata.
Senza gli aiuti sopracitati le difficoltà economiche che i cittadini si ritroveranno a fronteggiare potrebbero essere insormontabili.
Ulteriori dettagli ancora da chiarire
Sono ancora moltissimi i nodi da sciogliere e i dettagli da chiarire: tra questi i dubbi che riguardano il saldo dell’Imu. I Comuni sono stati costretti a chiudere, come previsto, i bilanci 7 giorni fa cioè entro il 31 ottobre 2020.
In questo momento, a differenza dello scorso lock down primaverile, non si potranno agevolare gli esercizi rimasti chiusi a causa del dpcm.
Come si potrebbe aggirare quest’ostacolo per aiutare al meglio i cittadini a superare questo grave momento di crisi economica? Una possibile soluzione ipotetica potrebbe essere istituire una nuova norma che possa permettere ai comuni di riconoscere tale sconto ed erogare in un secondo momento il denaro agli enti locali e riempire il vuoto causato dalle mancate entrate.