Scopriamo insieme tutti i segreti riguardo il celebre medico Roy De Vita, che si è espresso sull’emergenza sanitaria ed è stato recentemente truffato.
Approfondiamo insieme il profilo di Roy De Vita, dall’infanzia alla formazione, dalla vita privata al suo pensiero nei confronti del Covid-19, fino ad arrivare alla truffa in cui è stato coinvolto.
Chi è Roy De Vita
Nasce a Napoli, il 16 novembre 1957, sotto il segno zodiacale dello Scorpione.
Si laurea in Medicina all’Università degli Studi di Napoli e insegna nella stessa facoltà e alla Sapienza di Roma.
Specializzato in chirurgia plastica, lavora al Queen Victoria Hospital, poi a Londra e in Italia, dove diventa primario presso l’Istituto dei Tumori di Roma “Regina Elena”.
Vita privata e curiosità
In passato ha avuto una relazione sentimentale con la celebre attrice Nancy Brilli, durata ben 15 anni.
Dopo la rottura, la Brilli ha dichiarato di aver molto sofferto:
“Io non pensavo che sarebbe andata così male la fine di questa storia.. Era il mio progetto di famiglia e ci avevo messo tutta me stessa”
Ha dichiarato l’attrice a Io e Te, come riporta Di Lei. Posizione ribadita a Verissimo:
“Litigavamo, eravamo antipatici, non mi piacevo io e non mi piaceva lui”.
Roy e Nancy però ultimamente sono riusciti a recuperare un rapporto sereno, per il bene dei figli.
Successivamente, Roy ha iniziato un rapporto d’amore con Raffaella Leone, figlia dello storico regista Sergio Leone.
Nel 2019, De Vita è stato vittima di una truffa informatica. Una donna gli ha inviato una mail segnalandogli che il suo nome fosse stato strumentalizzato per pubblicizzare una crema “miracolosa”:
“C’era una falsa intervista in cui io dicevo delle cose inverosimili. Alla fine, l’intervista rimandava all’acquisto di una crema miracolosa di cui non conoscevo l’esistenza: non so nemmeno che cosa contenga.”
Di Recente, De Vita ha espresso la sua opinione riguardo il Covid-19 e in particolare sull’efficacia del tamponi.
Il medico sostiene che i tamponi rapidi siano assolutamente inefficaci e che possano risultare facilmente falsi positivi o negativi:
“I figli ventenni della mia attuale compagna sono risultati prima negativi a un primo tampone, poi positivi a un secondo.
Per il medico dunque se i ragazzi non avessero eseguito anche il secondo tampone sarebbero potuti andare in giro a contagiare liberamente altre persone perché convinti di essere negativi.