Nunchi è una di quelle parole belle ed intraducibili che descrive l’arte dell’empatia e di comprendere i sentimenti altrui. Scopriamone il significato.
Una parola che tutti dovremmo conoscere e praticare più spesso è nunchi.
Significato
Più che una parola con un significato univoco nunchi (noonchi), il termine coreano, si riferisce ad un concetto. Spesso non si è in grado di distinguere tra gli sguardi quelli ansiosi, sereni, assorti, tristi o teneri. Con il passare del tempo, però, imparerai a distinguerli in ogni persona.
Nunchi è il termine che sta ad indicare, quella che nella cultura occidentale, potrebbe essere tradotta con intelligenza emotiva oppure empatia. Dunque, è un termine che si riferisce alla capacità di comprendere nel profondo, gli stati d’animo degli altri.
Per chi vive in Corea nunchi non è soltanto un termine ma uno stile di vita e una chiave per la crescita sia personale che personale. A porre l’attenzione su questo concetto è stata, nel 2019, la giornalista Euny Hong che pubblicò il testo The Power of Nunchi: The Korean Secret to Happiness and Success. La giornalista coreana ha spiegato come il nunchi è insito in alcune persone piuttosto che in altre. Coloro che lo posseggono sono più sensibili e in grado di ascoltare meglio il prossimo. Chi ce l’ha è in grado di osservare, non solo di vedere, di ascoltare ma non solo di sentire.
Quando usarla
Nunchi è una parola che può essere usata ogni giorno. Quando? Ad esempio, quando entriamo in conflitto con il partner o un genitore. L’importante, non è usare il termine ma entrare in contatto con il prossimo. Come? Abbandonando ogni pregiudizio. Sono i pregiudizi a farci vedere le cose con occhi diversi.
Ascoltare davvero gli altri è la chiave per liberarsene. Bisogna abituarci a prestare più attenzione quando ascoltiamo le persone. In aggiunta, dobbiamo usare anche nuovi occhi, osservando gesti. Bisogna creare, dunque, un clima di ascolto attivo.