Si cerca da ormai 4 giorni di salvare il bimbo caduto in un pozzo in India, gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda che sta tenendo con il fiato sospeso.
Sulla vicenda è intervenuto il capo della Polizia che ha fatto luce sui soccorsi che da 4 giorni stanno cercando di raggiungere il bimbo caduto nel pozzo.
Il dramma in India: bimbo caduto nel pozzo
La vicenda che sta commuovendo il modo intero non è purtroppo la prima di questo tipo. Anche in questo caso protagonista un bambino di soli tre anni che è caduto in un pozzo in India, a Niwadi nel distretto di Barahbujurg.
Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni il fatto sarebbe accaduto il 4 novembre per un tragico incidente.
Il bimbo infatti di nome Prahlad Kushwaha si trovava a giocare nei pressi del luogo in cui alcuni operai lavoravano ad una tubatura.
Il piccolo è così precipitato in un pozzo davanti agli occhi del padre.
Si sa che il pozzo è profondo 60 metri e pare che vi fosse dell’acqua al suo interno.
Nonostante ormai da giorni si stia cercando di salvarlo, ancora la notizia rassicurante non è arrivata.
Folle corsa contro il tempo: a che punto sono i soccorsi
A cercare di salvare il bimbo squadre di esperti, che stanno tentando di arrivare al bimbo attraverso la creazione di una galleria trasversale.
Per cercare di dare più tempo al bimbo si sta inviando ossigeno all’interno del pozzo ma nessuno sa con certezza dove sia incastrato il piccolo come confermato dal capo della polizia.
“Al momento la posizione del bimbo non è ancora chiara. Non sappiamo precisamente dove sia rimasto bloccato”
Ha riferito Narendra Tripathi che poi ha aggiunto:
“Stiamo lavorando per riuscire a salvarlo, ma le operazioni sono lunghe e complicate.”
La situazione si presenta dunque molto grave anche perché il piccolo non dà più segni di vita dalla mattina del 7 novembre. I soccorritori lo avrebbero sentito gridare intorno alle 10 e poi solo silenzio, come riporta anche Bigodino.
Secondo quanto riporta l’Unione Sarda si pensa che il piccolo si trovi incastrato ad una profondità di 15 metri.
Per cercare disperatamente di salvare il piccolino si è pensato anche di far intervenire l’esercito.
– In aggiornamento-