La puntata del 13 novembre di Quarto Grado analizzerà due casi: la scomparsa di Marco Bozzoli e l’arresto di Alberto Genovese. Ecco le anticipazioni.
Questa sera Venerdì 13 novembre 2020 andrà in onda su Rete4 in prima serata Quarto Grado sotto la conduzione di Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero.
Di cosa si parlerà in puntata? Ecco tutte le anticipazioni: caso Genovese e caso Bozzoli.
Anticipazioni Quarto Grado puntata 13 novembre
Nella puntata di Quarto Grado di questa sera Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero condurranno i telespettatori in una puntata interessante.
Il programma tratterà del caso Alberto Genovese, il famoso imprenditore Alberto Genovese arrestato a Milano lo scorso 7 novembre. L’accusa che pende su Genovese è una violenza sessuale attuata su una ragazza appena maggiorenne, aveva solo 18 anni.
Le indagini condotte su di lui hanno portato alla luce fatti sconcertanti. L’uomo organizzava delle feste nella sua abitazione sulla terrazza con vista sullo splendido Duomo. Faceva obbligatoriamente lasciare all’ingresso tutti i cellulari evitando così che chiunque avesse la minima possibilità di filmare cosa accadeva durante la festa.
Le autorità, si legge su webl0g.net, stanno approfondendo le ricerche e stanno anche analizzando le telecamere di video sorveglianza interne per capire il modus operandi di Genovese e scoprire se ci siano state altre violenze sessuali e non.
Bozzoli, imprenditore scomparso dalla fonderia
Il cuore pulsante della puntata sarà affrontato da Nuzzi con la trattazione della scomparsa dell’imprenditore Mario Bozzoli a Brescia, nella sua fonderia l’8 ottobre 2015. Gli inquirenti credono fermamente che Bozzoli sia stato ucciso. L’accusato è suo nipote Giacomo, le autorità lo incolpano di omicidio volontario e distruzione del cadavere dello zio Mario Bozzoli.
Era noto a tutti che da tempo il rapporto fra i due si era inasprito ed era diventano molto burrascoso. Sono molti i dubbi che aleggiano su questo caso e i conduttori di Quarto Grado li analizzeranno in puntata con severità e razionalità.
L’accusa crede che l’uomo, Mario Bozzoli, sia stato ucciso nello spogliatoio dell’azienda dove qualunque cellulare non ha campo: infatti, alla presunta ora dell’uccisione, tra le 19.00 e le 19.20, il cellulare del nipote non aveva campo dalle analisi condotte.
Il 16 novembre 2020 ci sarà l’udienza preliminare per Giacomo, restiamo in attesa di novità sul caso.