Bonus donne disoccupate 2021, ecco come accedere all’incentivo

Fra i tanti bonus in programma per il 2021 c’è anche quello per l’assunzione di donne disoccupate.

Fra i bonus in programma per il 2021, a spiccare c’è sicuramente il bonus donne disoccupate. Quest’ultimo incentivo, come suggerisce il nome, servirà a dare un’occupazione di almeno 6 mesi a donne attualmente disoccupate.

Sono diversi i piani d’assunzione in programma per il 2021

A rendere ufficiale l’arrivo del bonus lo stesso Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo. Quest’ultima, infatti, ha annunciato diverse riforme per le assunzioni nel 2021, tutte rivolte a far ripartire il mercato occupazionale.

Inoltre, la ministra ha fatto sapere come l’attuale 50% di sgravo contributivo verrà potenziato, raggiungendo il 100% nel 2021, restando tale per i successivi 3 anni. Un altro degli obiettivi del Governo da attuare con il piano assunzione di donne disoccupate è quello di ridurre il gap di gender. Infatti, l’uomo verrebbe da sempre favorito nella ricerca di un lavoro.

Il governo vuole ridurre il gap nel mondo del lavoro tra uomini e donne

Una manovra che volte al vantaggio anche per i datori di lavoro che grazie all’art. 4, commi 8-11, della Legge 92/2012 avranno una riduzione del 50% dei contributi obbligatori da versare all’Inps con l’assunzione di una donna.

donne disoccupate
A spiegare meglio la manovra ci ha pensato il Ministro del Lavoro.

La durata delle assunzioni a termine sarà di 12 mesi mentre quelle per le donne assunte a tempo indeterminato durerà 6 mesi in più. Inoltre si terrà conto soprattutto di disoccupate provenienti da zone svantaggiate del paese come aree depresse ed in particolare le regioni del Sud.

Ovviamente con questa misura risulteranno svantaggiati nel trovare lavoro chi non rispetta i predetti requisiti. Non solo donne del Meridione però, infatti, lo sgravo contributivo sarà valido anche nel resto d’Italia a patto di assumere una donna che risulti disoccupata da almeno 2 anni.

Infine possono accedere all’incentivo le donne le quali non hanno svolto: lavoro subordinato, lavoro autonomo che abbia generato non più di 4.800 euro e lavoro parasubordinato che abbia generato non più di 8mila euro.

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