La tutela degli affetti durante le festività è una grande priorità per il Governo e non mancano le prime ipotesi su cosa accadrà a dicembre.
Mentre le zone rosse aumentano, il Governo pensa a qualcosa per le festività e per tutelare gli affetti a Natale. Ecco le ipotesi.
Le ipotesi per la tutela degli affetti
In una Italia divisa per colore e con tantissime restrizioni in atto, con l’aumento delle zone rosse e l’incremento della crisi economica ora si pensa alle festività e a come incrementare i consumi tutelando anche la vicinanza con i propri cari.
Come si legge dal TgCom, ci sono tantissime ipotesi che riguardano le feste di Natale con il Governo che sta attuando un piano al fine che i consumi possano andare avanti ma anche che nessuno debba passare Natale in video chiamata.
Un Natale certamente diverso dal solito ma non cancellato, come da ipotesi che in queste ore stanno circolando al Governo. Si pensa a qualche allentamento ma solo se i dati lo permetteranno soprattutto per le Regioni che progressivamente stanno diventando tutte di colore rosso.
Il 3 dicembre è in scadenza il Dcpm in vigore e da quel momento si potrà pensare a come si svolgeranno le feste ma soprattutto come si dovranno fare acquisti e consumi, con raccomandazioni sui cenoni: tutto quindi è rimandato.
Una forte attenzione del Governo è proiettata verso la ripartenza dei consumi e degli acquisti ma con le cautele corrette. Una deroga per chi si trova in zona rossa potrebbe essere la tanto discussa tutela degli affetti, al fine che le persone possano festeggiare il Natale con i propri parenti seppur seguendo rigide misure restrittive.
Gli esperti al momento stanno valutando tutte le soluzioni possibili, anche feste e balli – cenoni in albergo saranno proibiti. Qualche spiraglio sulle feste in piazza con un numero di persone ridotto e allungamento degli orari dei negozi sino alle ore 23 con ingressi contingetati.