Le Regioni stanno facendo pressing sul Governo per cambiare colore e oggi ci sarà la riunione. Si fa strada l’ipotesi di possibili allentamenti delle misure sin dalla terza settimana.
La riunione tra regioni è stata chiesta a gran voce dal governatore del Friuli Venezia Giulia regione, ad oggi, arancione.
Possibili allentamenti
La riunione tra le Regioni di oggi pomeriggio servirà a stabilire se saranno possibili cambi di colore ed allentamenti delle misure anti contagio, prima del previsto.
Alcune regioni sono in zona rossa e arancione già da due settimane. Per questo, a seguito del monitoraggio, sin dalla terza settimana, alcune aree potrebbero vedere il cambio colore. Una questione che, però, deve essere ancora stabilita.
Il Governo vuole comunicare ancora un forte rigore. Questo atteggiamento non fa che accendere le polemiche di alcuni governatori regionali, soprattutto dato l’imminente arrivo delle festività natalizie.
La riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni è stata chiesta a gran voce da Massimiliano Federiga, governatore della regione arancione Friuli Venezia Giulia.
“Potremo finalmente confrontarci sui criteri applicati dal Comitato tecnico scientifico rispetto ai dati forniti a livello regionale. È un atto dovuto per chiarezza nei confronti dei cittadini e delle imprese della mia regione”.
Queste le sue parole, riportate da Ansa.
Una nuova valutazione
Il 20 novembre: Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta e la provincia autonoma dell’Alto Adige avranno una nuova valutazione. Si tratta delle prime regioni che sono state dichiarate rosse dal Governo.
Le Regioni stanno subendo, a loro volta, numerose pressioni soprattutto da parte delle categorie produttive più colpite, come i ristoratori. Un nuovo Dpcm potrebbe arrivare prossimo 3 dicembre e servirà a dettare le regole in vista del Natale.
Speranza, d’altro canto, non sembrerebbe disposto a fornire deroghe. Le regioni devono rimanere nel colore assegnato per almeno due settimane. Soltanto dopo si può valutare un possibile allentamento.