La ministra Azzolina avrebbe denunciato disuguaglianza fra le regioni, alcune con studenti ancora in classe e altri costretti alla didattica a distanza.
La ministra Azzolina avrebbe parlato di diversi argomenti collegati al mondo della scuola durante un intervista svolta dalla radio Rtl. Quest’ultima avrebbe difeso ardentemente la scuola, dichiarando come il vero rischio non stia nell’apertura di quest’ultima ma nella sua chiusura.
Attualmente la gestione delle scuole sarebbe diversa per ogni Regione
Non solo, la Azzolina ha parlato persino di disuguaglianza regionale. In questo momento infatti ci sono molte situazioni diverse fra loro in Italia legate al mondo della scuola. Ci sono molti ragazzi, ad esempio, che nonostante si trovino in zona rossa continuano a frequentare fisicamente le aule mentre altre scuole in regioni meno a rischio sarebbero state chiuse.
“Credo il problema sia culturale: la scuola è sempre stata trattata come la Cenerentola del Paese da tutti i punti di vista, anche dei tagli; oggi questo sta cambiando, anche in legge di bilancio e anche dal punto di vista dell’attenzione delle famiglie, degli studenti, dei media”.
L’obiettivo della ministra, come dichiarato dalla stessa Azzolina, sarebbe riportare tutti i ragazzi a scuola, in special modo quelli delle superiori. Per farlo però, come ribadisce la responsabile alla pubblica istruzione è necessario vedere come si sviluppa la curva di contagi.
Attualmente non si ha ancora una data precisa per il ritorno in classe
Il ritorno in classe, inoltre, secondo la Azzolina avverrà in maniera graduale, anche se non si sono fatte previsioni su una data ipotetica. Durante l’intervista, inoltre, viene ribadito come secondo tutti gli studi la scuola non ha mai realmente influenzato sull’aumento del numero dei contagi. Infine la ministra ha parlato del Recovery Fund, il quale aiuterà soprattutto per l’edilizia scolastica in Italia.