Il primo ad arrivare sarà quello di Pfizer, arriveranno all’Italia 3,4 milioni di dosi, utili a vaccinare 1,7 milioni di italiani.
Il vaccino non sarà obbligatorio, ma ci sarà un patentino informatico.
Primo vaccino disponibile quello di Pfizer
Secondo le affermazioni di Arcuri, commissario per l’emergenza coronavirus:
“Da metà gennaio dosi per 1,7 milioni di italiani, il vaccino non sarà obbligatorio, ma nascerà un patentino informatico”.
A chi gli chiedeva in conferenza stampa notizie circa l’obbligo vaccinale, Arcuri ha risposto che al momento non è previsto l’obbligo di sottoporsi alla vaccinazione.
Tuttavia ha aggiunto il commissario per l’emergenza coronavirus che in seguito è prevista la nascita di un patentino informatico.
Circa la somministrazione dei vaccini al momento si sta delineando un piano di vaccinazione che vede quello di Pfizer, come il primo a disposizione degli italiani.
Ne arriveranno 3,4 milioni di dosi, prevedibilmente nella seconda parte di gennaio, quindi dovrebbero essere vaccinati subito circa 1,7 milioni di italiani.
Tuttavia è ipotizzato che una sostanziosa parte della popolazione potrà essere vaccinata entro il primo semestre del prossimo anno, o al più entro il terzo trimestre 2021.
Tuttavia per quanto concerne la consegna dei banchi e delle mascherine, non sono arrivate indicazioni dal commissario Arcuri.
Possibili ritardi sulle siringhe
Secondo quanto riportato anche da la Repubblica, Arcuri riferisce che in data 17 novembre il ministero della Salute ha inviato, le specifiche tecniche e la quantità delle siringhe e degli aghi che di dovranno acquistare perché sia assicurata la somministrazione per il primo e in seguito per gli altri vaccini.
Arcuri ribadisce che già dal prossimo lunedì dovrebbe partire il bando con la richiesta di offerta per acquistare siringhe, aghi e altri accessori necessari ad assicurare la somministrazione del vaccino.
Il commissario per l’Emergenza spera di entrare in possesso delle siringhe prima del vaccino, anche perché si tratta di un acquisto molto corposo e articolato.
Sullo stato del virus Arcuri ha affermato che, per quanto abbia ancora una certa forza, questa si sta riducendo, infatti nelle ultime quattro settimane la sua crescita si è affievolita.