La situazione del Coronavirus nel mondo è allarmante. E mentre Berlino è in rivolta, l’Ungheria decide per il lockdown sino all’8 febbraio.
La pandemia da coronavirus nel mondo dilaga e sono tantissimi gli scontri e le decisioni nette di alcuni Paesi. Ecco gli ultimi aggiornamenti.
Tensione e scontri a Berlino
Una situazione difficile da gestire, con da una parte la pandemia che dilaga e dall’altra le restrizioni che fanno andare tutti i Paesi in rivolta per un declino economico oramai alla deriva.
È il caso di Berlino dove migliaia di cittadini si sono riversati nelle piazze al fine di protestare contro quelle che sono le attuali politiche del Governo atte a fermare il contagio. Il quartiere Mitte e la zona della Porta di Brandeburgo sino a 10 mila persone si sono radunate per protestare contro le decisioni del Governo, attuate per fermare la pandemia. Tra lo loro alcuni non indossavano alcuna mascherina e non hanno rispettato la distanza di sicurezza richiesta per legge. La polizia ha dovuto utilizzare gli idranti e l’assetto antisommossa ha arrestato sino a 100 manifestanti che stavano lanciando fuochi artificiali e bengala.
Ungheria in lockdown sino all’8 febbraio
L’annuncio dell’Ungheria non lascia molto all’interpretazione. Infatti il Governo ha decisio di prolungare il suo lockdown parziale sino all’8 febbraio proprio per fermare la corsa della pandemia. Il termine previsto per il 10 dicembre viene quindi prolungato con coprifuoco dalle ore 20 alle ore 5 del mattino, divieto di uscite in gruppo e tutti i ragazzi di superiori e Università seguiranno le lezioni da casa.
Focus sulla Svizzera che, come affermano i media locali, dove tutti i posti in terapia intensiva a disposizione sono occupati da persone contagiate dal Covid 19.
Non da meno la situazione a New York con scuole che saranno chiuse a partire da oggi proprio visto l’aumentare dei numeri di contagiati, come da affermazione del sindco De Blasio.