Si chiama indice Rt e viene nominato spesso per capire il grado di gravità di ogni Regione in merito alla pandemia. Ecco come funziona.
È uno degli indicatori chiave per stabilire come la pandemia stia agendo in una determinata Regione: ecco l’indica Rt.
Che cos’è l’indicatore Rt?
Ci sono 21 indicatori che possono stabilire come la pandemia stia attaccando o meno una determinata Regione, determinando ad oggi la divisione a colori in essere che cambia a seconda di questi indici. Ma tra tutti quello che interessa maggiormente è denominato RT.
Come si legge su FanPage, l’Osservatorio Cpi diretto da Carlo Cottarelli ha messo nero su bianco cosa sia questo indicatore e il motivo della sua importanza.
Per spiegare bene cosa significhi è necessario pensare che indica quante persone in media un malato di Covid possa contagiare. La stima viene fatta grazie alla curva dei contagi e tutti i dati epidemiologici che sono a disposizione dei medici e dell’Osservatorio stesso.
La soglia critica è la numero 1: se si supera vuol dire che una persona positiva al Coronavirus contagia più di una persona e così via dicendo, con un effetto domino devastante. Questo è il motivo di base per la quale l’indice deve essere sempre sotto il numero 1.
Come evidenzia l’Osservatorio stesso:
“sapendo quanti contagi ci sono ogni giorno e qual è la distribuzione dei contagi nel tempo si può dedurre l’andamento dei contagi osservato giorno per giorno richiede che rt sia 2”
L’isituto superiore della Sanità effettua il suo calcolo affidandosi ad un altro metodo che si differenzia in base agli intervalli di confidenza. Questi infatti danno una maggiore consapevolezza e un quadro previso di quella che è la curva del contagio nel tempo.
L’Osservatorio però indica che questo medoto abbia un problema a livello di contagi, calcolando gli asintomatici e una possibile sottostima, con rischio che le Regioni forniscano dati non completi.