Biografia del Dottor Piedante Piccioni, la storia del medico che ha ispirato la realizzazione dell’acclamata fiction DOC-Nelle tue mani.
Scopriamo chi è il dottor Pierdante Piccioni, il medico chirurgo che ha ispirato la serie televisiva DOC-Nelle tue mani.
Pierdante Piccioni, vita e carriera
Pierdante Piccioni è nato il 30 agosto 1959 a Cremona, Lombardia. Durante la sua carriera di medico è stato primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Codogno e dell’Ospedale Maggiore di Lodi.
Grazie alla sua professionalità e accurata preparazione ha ricoperto la figura di consulente per il Ministero della Salute oltre a quella di docente all’Università degli studi di Pavia.
Il dottor Piccioni è stato vittima di un grave incidente stradale sulla tangenziale di Pavia nel 2013 dopo il quale è entrato in coma. Dopo alcune ore si è risvegliato dal coma ma qualcosa era cambiato.
Aveva perso tutti ricordi degli ultimi anni a causa di una lesione della corteccia cerebrale, il suo ultimo ricordo risaliva al giorno dell’ottavo compleanno del figlio Tommaso (nel 2001). Ha perso la memoria, non ricorda più i suoi ultimi 12 anni di vita.
Potrà a fatica ricostruire pezzo dopo pezzo i ricordi persi grazie alla famiglia, agli amici e ai racconti con foto e video annessi.
Durante l’emergenza pandemica da Covid-19 ha prestato servizio nell’ospedale di Lodi aiutando i pazienti colpiti da questa malattia virale. In quest’ospedale ha lui stesso dato vita all’unità di integrazione Ospedale Territorio e Appropriatezza della Cronicità.
Il dottor Piccioni è autore di 3 libri, di cui uno basato proprio sulla sua storia e sulla perdita della memoria: ‘Meno dodici. Perdere la memoria e riconquistarla: la mia lotta per ricostruire gli anni e la vita che ho dimenticato’ con Pierangelo Sapegno (2016). Proprio questo libro ha ispirato la serie DOC-Nelle tue mani.
Gli altri due libri scritti sempre con Pierangelo Sapegno sono:
- Pronto Soccorso (2017)
- Colpevole di Amnesia (2020)
La sua storia ha ispirato la fiction DOC
La storia della sua perdita di memoria raccontata nel libro da lui scritto ha stimolato la creazione della serie televisiva medical drama DOC-Nelle tue mani. Luca Argentero veste i panni del Dottor Andrea Fanti, personaggio ispirato al dottor Pierdante Piccioni. Lui stesso afferma che Argentero è bravissimo nell’interpretazione della sua persona, miglior modo non poteva esserci di raccontarsi.
Il Dottor Piccioni ha anche partecipato alla serie Tv come Guest nella seconda puntata, vestiva il ruolo di un paziente.
In un’intervista rilasciata a FanPage.it il dottor Piccioni si racconta e spiega tutti i dettagli della sua amnesia, cosa ha provato, le emozioni e i dubbi che lo hanno assalito.
Piccioni ha spiegato quanto gli sembrasse assurdo che i suoi figli, per lui bambini di 8 e 11 anni, fossero lì in ospedale per vederlo al risveglio dal coma. Quando i suoi figli di 20 e 23 anni sono entrati nella stanza di ospedale l’uomo è rimasto scioccato nel vedere:
due giganti con la barba. Non sono i miei bambini!
Ha ammesso con dispiacere che l’incidente gli ha fatto perdere la crescita adolescenziale dei suoi amati figli, e non solo! Un dolore grandissimo perdere i ricordi della propria vita.
La perdita della memoria lo ha cambiato
Piccioni continua a raccontarsi nell’intervista specificando che tutti lo ricordavano per com’era ma l’incidente lo aveva cambiato, la perdita della memoria aveva plasmato un nuovo Pierdante.
Prima dell’incidente ha riconosciuto lui stesso di esser sempre stato un medico più freddo, duro e poco disposto all’ascolto nell’approccio medico-paziente. Dopo l’amnesia è diventato molto più aperto e socievole, proprio come nella serie Tv anche se il personaggio televisivo enfatizza molto la storia. Finalmente è entrato in empatia con pazienti e colleghi ma anche con amici e familiari.
Piccioni confessa di non aver mai realmente recuperato i ricordi persi, non gli sono mai veramente tornati alla mente a causa delle gravi lesioni cerebrali riportate. Per fortuna ha potuto acquisirli di nuovo grazie all’aiuto di amici e familiari che con racconti, video, foto e molto altro hanno fatto del tutto per restituirgli ciò che aveva perso.
Ricominciare da capo e rivivere gioie e dolori
Con l’amnesia Pierdante Piccioni ha dovuto ricominciare da capo con amici e colleghi che non riconosceva, familiari che ha visto ‘invecchiati’ ed altre notizie apprese che lo hanno shockato.
Tra queste la morte della madre, avvenuta 3 anni prima dell’incidente. Ha nuovamente vissuto il dolore del lutto ma in forma diversa: consapevole che l’amnesia gli aveva tolto anche questo.
Conclude dicendo che l’incidente e l’amnesia gli hanno insegnato a trasformare rabbia e rancore in energia, ad usarli come risorsa creativa e non distruttiva. Essere stato medico per anni e diventare poi paziente lo ha cambiato nel profondo.
Oggi non è più primario ma continua a fare il medico, aiuta i disabili cronici nella riabilitazione.