Dopo il delitto, la giovane gli aveva rubato l’auto e consegnata ad un amico per farla sparire.
È stato proprio questo dettaglio che ha permesso di identificare la responsabile dell’omicidio, dopo mesi di indagine.
Anziano ucciso ad Agrigento
Era stato il figlio a lanciare l’allarme, lo scorso 12 luglio, quando, dopo due giorni di chiamate, il padre non rispondeva più al telefono.
Così aveva chiesto l’intervento dei vigili del fuoco, ma quando i pompieri erano entrati in casa, per Michelangelo Marchese, 88enne di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, non c’era ormai più nulla da fare.
L’anziano venne trovato senza vita in casa, legato ad una sedia. L’abitazione completamente messa a soqquadro. Tutto faceva propendere per una rapina finita male. I vicini di casa raccontarono che, dal giorno precedente all’omicidio, l’anziano aveva assunto una nuova badante.
Gli inquirenti la interrogarono più volte, ma non riuscirono mai a trovare una prova che la incastrasse.
Badante arrestata per omicidio
Il tutto, fino a quando non è stata ritrovata l’auto dell’uomo. La donna, dopo il delitto, l’aveva consegnata ad un amico, con diversi precedenti, perché la facesse sparire.
L’uomo, però, non ha mai pensato di distruggere la vettura, anzi, ci ha circolato per diverso tempo. È stato proprio questo il dettaglio che ha permesso di inchiodare la badante 26enne.
La donna è stata arrestata questa mattina per omicidio aggravato e rapina. Come riferisce anche La Stampa, l’amico cui la giovane aveva consegnato l’auto è stato interrogato ed ha confessato quanto la donna gli avesse chiesto.
Quando è stata rintracciata, la donna era già detenuta nel carcere di Catania, per non aver rispettato un ordine di dimora. La 26enne ha infatti alcuni precedenti per furto ed era rinchiusa nel carcere della cittadina siciliana. Questa mattina è stata quindi condotta nel carcere di Agrigento.