Il governo è al lavoro per definire le regole da seguire durante il Natale 2020. Conte assicura che, se il trend continua così, le zone rosse potrebbero non esserci più.
Anche per gli spostamenti, per garantire a tutti di potersi recare dai parenti a Natale 2020, il Governo sta valutando le ipotesi sul tavolo.
Il Governo a lavoro per salvare le feste
Il Natale 2020 non deve essere una replica dell’estate. Per questo motivo, Conte ha ribadito che non sarà possibile avere un natale tradizionale con settimana bianca, veglioni e feste con gli amici. Per quanto riguarda le piste da sci e le vacanze sulla neve, l’Europa è al lavoro per stilare un protocollo unico. Il presidente è intervenuto durante la trasmissione della Gruber su La7.
Un altro nodo chiave della pandemia è rappresentato dalle scuole. Il Governo sta cercando il tutto e per tutto per riaprire gli istituti di ogni ordine e grado prima delle vacanze di Natale.
Nuovi ristori in arrivo
Salvare il Natale 2020 significa anche dover iniettare nuovi fondi. Conte ha ribadito che sono stati stanziati 2 miliardi aggiuntivi. Intanto, è previsto uno scostamento di 8 miliardi.
L’obiettivo è quello di favorire anche i lavoratori che non hanno beneficiato dei primi interventi. Conte ci tiene a precisare che, la cultura, lo spettacolo ed il turismo devono essere tutelati. Un nuovo intervento, potrebbe prevedere ulteriori sostegni anche ad autonomi e titolari di partita Iva. Proprio a queste ultime categorie è dedicato lo scostamento chiesto dal Governo.
Per quanto riguarda la questione vaccini, Conte esclude, per il momento, l’ipotesi dell’obbligatorietà del vaccino che, ovviamente, resta fortemente raccomandato.
“Io lo farò senz’altro perché quando sarà ammesso sarà sicuro e testato. Sarà disponibile prima per le categorie vulnerabili ed esposte. Penso che il vaccino ci sarà da fine gennaio”.
Ha ammesso il presidente, stando a quanto ha riportato Ansa.