Le testimonianze di madre e compagno di Chiara Cringolo morta a 21 anni a Torino, nessuno si sarebbe immaginato questa fine.
La ragazza era madre di un bimbo di appena 13 mesi e non aveva nessuna patologia pregressa, ecco cosa è emerso sul caso di Chiara Cringolo.
Chiara Cringolo, morta a 21 anni in ospedale
La morte della 21enne Chiara Cringolo ha sconvolto la comunità Torinese e non solo. Questa giovanissima mamma originaria di Romano Canavese è morta all’ospedale Molinette di Torino l’8 novembre dopo un ricovero per Covid.
Ora emergono i particolari su questa triste vicenda e chi le voleva bene ora chiede di avere risposte ai molti dubbi.
Come emerge dalla testimonianza dei famigliari, la giovane avrebbe iniziato ad accusare lievi sintomi influenzali il 19 di ottobre.
“Aveva un po’ di tosse e qualche linea di febbre”
Ha raccontato la mamma di Chiara al settimanale Giallo, specificando:
“Non aveva patologie, nessun problema al cuore, era un po’ robustina ma stava bene”-
Chiara però peggiora in poche ore ed il 20 ottobre verrà visitata al pronto soccorso di Ivrea. Al risultato del tampone positivo, il 21 la giovane viene trasferita alle Molinette di Torino dove morirà domenica 8 dicembre senza che nessuno dei suoi cari abbia avuto la possibilità di vederla un’ultima volta.
Il grido di dolore: “Senza di lei come faremo?
La famiglia non si da pace per la perdita di Chiara che era mamma di un bimbo di 13 mesi a cui era legatissima.
Il marito racconta a Giallo di aver conosciuto Chiara 3 anni fa e che il loro amore era grande, aumentato poi dalla nascita del piccolo Antonio.
“Chiara voleva un gran bene a suo figlio. Adesso senza di lei come faremo?”
Oltre alla dolorosa perdita di Chiara la famiglia ha subito un ulteriore colpo: non hanno potuto partecipare ai funerali che si sono tenuti lo scorso 13 novembre.
“Siamo positivi anche noi e non potremo nemmeno dare l’ultimo saluto a nostra figlia”
E’ stato lo straziante grido di dolore dei genitori di Chiara. Anche il compagno non ha potuto partecipare alle esequie se non a distanza. Era presente invece la sorella Simona che viveva lontano e risultava negativa al Covid.
Il commiato della comunità di Romano Canavese è stato espresso dal sindaco Oscarino Ferrero che ha sottolineato come sia importante non cedere alla paura ma rispettare le prescrizioni sanitarie per la sicurezza di tutti.