L’omicidio Yara continua ad essere uno dei delitti di cronaca nera più violenti, ma il padre si sfoga dopo 10 anni e ha un grande desiderio.
Il padre a dieci anni dall’omicidio Yara ha un grande desiderio e guarda al futuro proprio per mettere in evidenzia quanto accaduto a sua figlia.
La terribile morte di Yara Gambirasio
Conosciamo tutti uno dei fatti di cronaca nera italiana che ha scosso per la modalità e per il fatto che la vittima avesso solo 13 anni. La piccola Yara viene rapita il 26 novembre 2010 per poi essere uccisa e abbandonata in un posto sperduto. Tre mesi dopo il suo corpo viene trovato per caso in un campo a Chignolo d’Isola e per gli inquirenti non ci sono mai stati dubbi: la piccola presentava diverse coltellate sul corpo ed è morta dissanguata.
In questi anni ci sono state indagini e processi con al centro l’unico sospettato, Massimo Bossetti muratore di Mapello che si trova in carcere per scontare la sua pena definitiva all’ergastolo.
La prova del Dna ha incastrato l’uomo insieme a tutte le registrazioni che riprendono il suo furgone bianco vicino alla palestra: nonostante questo l’uomo ad oggi si dichiara ancora innocente.
Il desiderio del padre di Yara
Domani saranno 10 anni da questa tragica scomparsa e morte della piccola Yara, ma il padre ha un desiderio e ne parla direttamente all’Eco di Bergamo:
“la nostra famiglia sarà felice quando digitando il nome di Yara su google non compariranno più articoli di cronaca nera, ma i progetti della nostra associazione”
L’associazione si chiama “La passione di Yara” nata a sostegno di tutti i ragazzi che amano lo sport coltivando il loro talento. Ma anche musica e arte arrivando sino ai bisogni economici o familiari unite alle poche possibilità di realizzarsi per il futuro. La tesoriera Di Mento evidenzia infatti che dal 2015 sono già stati realizzati 86 progetti per una somma di oltre 100mila euro.