Per il commissario Arcuri la app Immuni è stata una delusione e i risultati sono ben più basse di tutte le aspettative iniziali.
L’app Immuni sotto processo da parte del Commissario Arcuri mette in discussione la sua utilità e il suo utilizzo in questi mesi.
Il Commissario Arcuri deluso dall’applicazione
Durante la conferenza stampa settimanale il Commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri ha parlato dalla applicazione e del suo utilizzo, con profonda delusione maturata in questi mesi:
“È arrivata ad oltre dieci milioni di download ma per ora non ha sortito risultati in termini di scoperta dei contagiati che ci si poteva aspettare”
Arcuri ha così evidenziato che prima di capire il motivo di questo fenomeno, nasce spontanea la domanda sul fatto che ci sia un numero di contagi scoperti molto basso rispetto ai download che sono stati effettuati in questi mesi.
Il Commissario evidenzia che questa applicazione per lui ha sempre avuto tantissime potenzialità se solo utilizzata nella maniera corretta e da tutti gli italiani. Per questo punta il dito sul fatto che il dowload non “serve a nulla” se poi non c’è un utilizzo sostanziale da parte degli utenti:
“probabilmente abbiamo dato un messaggio non sufficientemente potente. ai download non corrispondono un uguale numero di persone che la utilizzano correttamente”
Il Commissario Arcuri durante la conferenza stampa sottolinea inoltre che ad oggi non si hanno notizie in merito al call center nazionale che sarebbe dovuto nascere per positivi e contatti stretti:
“stiamo cercando di far succedere una cosa e poi parlarne”
Conclude dicendo che si stia lavorando a questo call center e l’attività preparatoria è positiva, ma auspica che tutto questo possa terminare in tempi brevi così da avviarne il funzionamento che serve per la tracciabilità. Spera vivamente che tutto quello che è stato descritto all’interno del Decreto Ristori del 29 ottobre, venga concretizzato quanto prima.