A causa dello smartworking dovuto alla pandemia, lo stress per molte persone, è salito alle stelle. Ma come combatterlo?
Stati catatonici, mal di schiena, occhi arrossati sono soltanto alcuni dei sintomi dello stress da smartworking.
Sempre davanti ad uno schermo
Lo stress negli ultimi mesi si è fatto sentire molto, soprattutto a causa di smartworking e didattica a distanza. Ogni giorno, o quasi, ci ritroviamo a passare tante ore davanti alla luce blu del computer. Il lavoro è diventato, a causa della pandemia, sempre più da remoto. Spesso, in casa, non si è dotati degli stessi dispositivi o mobili ergonomici, che rendevano meno faticoso il lavoro.
Sembra che non si stacchi mai, che si vive in un flusso senza uscita. Una questione che avevamo imparato a conoscere con il primo lockdown. Come si può fare per ridurre gli effetti dello stress da smartworking?
Limitare i danni
Ritenzione idrica
Stando molto seduti è impossibile non sperimentare la ritenzione idrica. Quest’ultima, si può combattere, decidendo di fare una pausa per alzarsi dalla sedia, almeno ogni ora. Per favorire la circolazione, si possono alzare e abbassare le punte dei piedi e i talloni, alternando il movimento, anche da seduti. Un altro trucco, è quello di tenere i piedi sollevati sotto la scrivania. Ovviamente, non dimenticare di bere molta acqua.
Occhi gonfi
Anche gli occhi sono sottoposti a stress. Per poterli sgonfiare, puoi utilizzare degli impacchi alla camomilla. Come? Prepara una camomilla, falla raffreddare, immergi dei dischetti di cotone e poi posizionali sui tuoi occhi. Lasciali in posa per un po’.
Disturbi del sonno
Spesso l’insonnia si combatte a tavola. Ricordati che dopo una certa ora, indicativamente, due ore prima di coricarsi, non andrebbe consumato alcun alimento. Una digestione pesante potrebbe, infatti, disturbare il sonno. Inoltre, prova a concederti una decina di minuti al giorno in cui concentrarti sul respiro. Funziona!