La donna ha difeso il figlio, Giuseppe Forciniti, che la sera del 25 novembre ha ucciso la moglie a coltellate.
La mamma dell’omicida ha infatti raccontato che ultimamente i rapporti tra i due coniugi erano piuttosto burrascosi, per colpa, a suo dire, della vittima.
L’omicidio di Roveredo e la scoperta dei tradimenti
Ha raccontato di un’aggressione da parte della moglie, alla quale lui avrebbe risposto con diverse coltellate al collo, che l’hanno uccisa.
È morta così Aurelia Laurenti, 32enne di Roveredo, uccisa dal marito, Giuseppe Forciniti, 33 anni. Dopo aver ucciso la moglie, l’uomo ha accompagnato i due figli da uno zio e si è recato in questura, per raccontare quanto fosse successo tra le mura di casa.
Quando i soccorsi sono giunti sul posto, per la 32enne non c’era ormai più nulla da fare.
Il papà di Aurelia, Giuseppe Laurenti, ha raccontato che la scorsa estate la figlia aveva scoperto che il marito la tradiva. Aveva fatto le valigie e con i bambini era andata a stare dai suoi genitori.
Forse però in quel matrimonio Aurelia non aveva mai smesso di credere, così aveva deciso di dare una seconda possibilità al marito, culminata in modo drammatico.
Le parole della mamma di Giuseppe Forciniti
In un’intervista al Messaggero, Giovanna Ferrante, mamma di Giuseppe Forciniti, ha provato a fornire la sua versione dei fatti, raccontando che persona sia davvero suo figlio.
“Lei lo trattava come un cane, ma mio figlio è una persona meravigliosa”
ha ammesso la donna, che ha raccontato di rapporti piuttosto burrascosi tra i due coniugi.
“Ultimamente lo aveva allontanato perché lui la riprendeva perché stava sul telefonino, non accudiva la casa, non si interessava più della famiglia”
prosegue il racconto della madre dell’omicida.
In un’occasione Aurelia si sarebbe presentata dalla suocera con un occhio nero, ammettendo che era stato il figlio a picchiarla, ma l’infermiere ha sempre negato di aver messo le mani addosso alla moglie.
Il giorno dopo fu Giuseppe Forciniti ad arrivare con un livido sulla pancia, stando al racconto della madre dell’uomo, che ora è in carcere per omicidio.
Secondo il Gip ci sono gravi indizi a suo carico e il pericolo di reiterazione del reato.