C’è grande tensione per i dati che arrivano sul Covid nel mondo tra il nuovo coprifuoco di San Francisco e il Giappone che ora teme arrivi una terza ondata.
La situazione del Covid nel mondo è preoccupante, tanto da aver preso nuovamente misure restrittive severe onde evitare una possibile terza ondata.
La decisione dei Paesi nel mondo
Nonostante tutte le misure che sono state prese per la seconda ondata di pandemia, sembra proprio che i dati mettano a dura prova alcuni Paesi del mondo che hanno deciso per misure restrittive molto severe.
È il caso di San Francisco – Stati Uniti – che fa entrare in vigore il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5 del mattino con chiusura di tutte le attività che non sono essenziali. Nella metropoli che vanta un numero di abitanti superiore alle altre, le autorità invitano tutti i cittadini a seguire le restrizioni e non uscire di casa se non per motivazioni straordinarie come salute, lavoro, necessità.
Anche in Russia la situazione sembra non migliorare, con 26.683 nuovi casi di contagio anche se sono leggermente in calo rispetto al bollettino precedente. Un bilancio però che non lascia ben sperare con un dato complessivo che arriva a 2.269.316 contagi e 39.527 decessi.
Si arriva poi a Singapore con una notizia da parte dei media nazionali come Straits Times – battuta in Italia da Rai News – dove una donna positiva al virus ha partorito un bambino con gli anticorpi: una situazione che ha offerto molte informazioni ai medici. La Oms sta cercando ancora di verificare se sia possibile un contagio su feto o bambino ma al momento non ci sono tracce attive su latte materno e liquido amniotico.
Nuovo record in Giappone dall’inizio della pandemia a marzo, con 2688 contagi registrati in un solo giorno. Ora si teme una terza ondata considerando il picco di ricoveri in terapia intensiva.