L’idea del Comune è un modo per educare i giovanissimi al rispetto delle regole, evitando di inficiare sulle tasche dei genitori.
Nelle ultime settimane c’è stato un boom di sanzioni ai giovanissimi di età compresa tra i 15 e i 17 anni.
Lavori socialmente utili ai ragazzi fermati senza mascherina
Niente multe, ma lavori socialmente utili per i ragazzi fermati in strada senza mascherina. È l’idea messa in atto dal Comune di Verbania, cha ha scelto di educare, piuttosto che penalizzare economicamente i genitori degli adolescenti.
Anziché far pagare multe salate ai genitori, il Comune ha scelto di “obbligare” (la decisione finale spetta ai genitori) i minorenni che vengono fermati senza dispositivi di protezione a scontare delle ore di lavori socialmente utili.
Oltre ai lavori, per i giovanissimi multati vengono fissati anche incontri con medici e forze dell’ordine per comprendere a pieno la gravità del loro gesto.
Come riferisce anche La Repubblica, l’iniziativa è stata voluta e portata avanti dall’assessorato alle Politiche sociali e dall’assessora Franzetti.
La decisione finale spetta ai genitori
Nelle ultime settimane sono stati oltre una dozzina i ragazzi multati perché sprovvisti di mascherina in strada. Tutti di età compresa tra i 15 ed i 17 anni.
È nata così l’idea di trasformare la sanzione in un momento educativo, evitando di gravare sulle tasche dei genitori degli adolescenti, che sarebbero costretti a pagare multe salate, in un momento già economicamente difficile.
“È meglio educare che punire. Parliamo di ragazzi molto giovani, che non hanno rispettato regole che per loro sono difficili: e si sa che in gruppo si rischia che vinca la goliardia.”
ha spiegato la Franzetti.
Per domani è previsto l’incontro con i genitori dei giovani multati: saranno loro a decidere se pagare la multa o far scontare ai figli le ore di lavori socialmente utili.
Se dovessero scegliere la seconda opzione, i ragazzi dovranno svolgere otto giornate di attività socialmente utili, tra servizio in Biblioteca e consegna di pacchi alle famiglie in difficoltà.