Al Parlamento si vota il 9 dicembre ma la lettera contro il Mes inviata a Di Maio e Crimi non lascia alcun dubbio in merito.
Una lettera che indica la profonda disapprovazione al Mes, scritta da 58 Parlamentari che si oppongono. La reazione di Di Maio e Crimi.
La lettera firmata da 58 parlamentari
Nel M5S c’è una sorta di spaccatura dopo che 42 deputati e 16 senatori hanno scritto una lettera firmando contro il Mes per inviarla ai vertici pentastellati. Tutto questo in vista del voto che si terrà in Parlamento il 9 dicembre.
La lettera è stata indirizzata direttamente al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al capo politico Vito Crimi nonché al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro.
Tutti i firmatari di questa lettera sono deputati e senatori che dopo la notizia arrivata questo lunedì si sono ritrovati a dover fare qualcosa. L’Italia ha tolto il veto sulla Riforma Ue e ora il voto è previsto per la prossima settimana 9 dicembre: la loro intenzione è di fermare tutto e chiedono ai vertici M5S di non dare un voto favorevole.
Il contenuto della lettera
La lettera – come si legge in alcuni media nazionali – riporta il pensiero dei parlamentari che hanno firmato contro la riforma:
“chiediamo che venga richesto che la riforma sia subordinata alla chiusura di tutti gli altri elementi delle riforme economico finanziarie europee in ossequio alla logica di pacchetto”
Consci delle posizioni della maggioranza, evidenziato che anche nel 2019 si era dato tutto quanto per concluso:
“ma siamo riusciti a non arretrare su posizioni che non sono nostre”
Nonostante questo evidenziano di non voler mettere a rischio la maggioranza con le loro parole, ma chiedono che durante il voto in Parlamento la conferma venga associata alla logica del pacchetto.
La riunione di Parlamentari di Camera e Senato è prevista per domani 4 dicembre per discutere di questa questione e in previsione del Consiglio Europeo del 10/11 dicembre.