Ancora mistero sulle cause della morte di Viviana Parisi e del piccolo Gioele, il padre Daniele Mondello nomina nuovi esperti.
Dopo le anticipazioni giunte dalla Procura vi è uno stallo nelle indagini, gli esperti però si riservano ulteriore tempo: che accade?
Ecco a che punto sono le indagini sul giallo di Caronia risalente al 3 agosto scorso.
La morte avvolta nel mistero di Viviana e Gioele
La scomparsa di Viviana Parisi, dj 43enne di Messina e del suo piccolo Gioele di appena 4 anni risale allo scorso 3 agosto 2020.
La donna si trovava sull’autostrada A10 insieme al figlio.
All’altezza di Caronia, un incidente l’aveva costretta a fermarsi e secondo le ricostruzioni Viviana prese il bimbo dall’auto e si addentrò nelle campagne scavalcando il guard-rail.
Il mistero che aleggia intorno alla morte si madre e figlio ritrovati a pochi metri ma a distanza di svariati giorni non si è ancora sciolto. Sono passati mesi ma nessuna certezza di come siano morti e perché Viviana e Gioele.
Daniele Mondello nomina nuovi consulenti
La famiglia della dj, in primis il marito Daniele Mondello, si è dichiarato fin da subito certo che la donna non abbia fatto del male al bimbo e non si sia poi tolta la vita lanciandosi dal traliccio, come invece sostiene la Procura.
Per gli avvocati del papà di Gioele, Pietro Venuti e Claudio Mondello, a smontare l’ipotesi dell’omicidio suicidio ci sarebbero vari elementi.
Per analizzare tali elementi e fornire nuove prove Daniele Mondello ha nominato nuovi esperti nei giorni scorsi, come ha annunciato lui stesso tramite il suo profilo Instagram.
Tali esperti sono il dottor Antonio Della Valle ed il professor Carmelo Lavorino criminologo e giornalista 74enne che ha collaborato ai maggiori caso di cronaca nera. Si è occupato infatti del caso del mostro di Firenze, dell’omicidio di Marta Russo, Cogne e via Poma.
Visualizza questo post su Instagram
Gli esperti della Procura chiedono altro tempo: cosa non quadra?
Gli esperti della famiglia Mondello potrebbero dunque dare nuova luce sugli elementi ancora controversi come la posizione del corpo di Viviana ritrovata coperta da frasche, oppure la mancanza di tracce biologiche sul traliccio.
I periti nominati dalla Procura di Patti nel frattempo come riporta anche Rtp Giornale, hanno richiesti un ulteriore lasso di tempo, precisamente 60 giorni.
Tale tempo è stato richiesto perché per poter presentare la relazione conclusiva mancano ancora diversi dati delle ultime analisi. I dati mancanti dovranno essere integrati con quelli già in possesso degli esperti ma che, a quanto pare, non bastano per chiudere le indagini.
La relazione sull’incidente in autostrada tra la Opel Corsa di Viviana ed il furgoncino dei due operai nella galleria Pizzo Turda e la relazione psicologica su Vivana a cura del dottor Massimo Picozzi dovranno dunque essere integrate con riscontri degli ultimi esami in corso.
In attesa di la dottoressa Daniela Sapienza, la dottoressa Elvira Venturi Spagnolo e l’entomologo Stefano Vanin si riservano di tirare conclusioni finali sulla morte di Gioele e Viviana.
La famiglia dovrà dunque attendere ulteriore tempo sia per sapere cosa sia emerso sia per poter celebrare i funerali dei loro cari.