Il calo del turismo è inevitabile per la pandemia. Confturismo Confcommercio stima perdite di 10,3 milioni di viaggiatori.
Il calo del turismo è una conseguenza inevitabile delle restrizioni anti contagio.
Le vacanze di Natale sono cancellate
Il calo del turismo è una conseguenza delle restrizioni, degli spostamenti tra regioni impossibili fino a gennaio, dei mercatini cancellati nonché delle stazioni sciistiche chiuse.
Per questo motivo Confturismo Confcommercio con Swg hanno rilevato che, soltanto nel periodo compreso tra fine dicembre ed inizio gennaio, 10,3 milioni di turisti mancheranno. Tra questi, 6,4 sono italiani, 3,9 sono stranieri. Viene a mancare, dunque, una spesa di oltre 8,5 miliardi di euro.
Del resto, anche se le restrizioni fossero state più leggere, la voglia di viaggiare è calata moltissimo e tutti pensano di rinviare possibili viaggi al 2021. Già prima delle ultime restrizioni, messe in chiaro dal nuovo Dpcm del 3 dicembre, l’88% degli italiani aveva dichiarato di non pensare di programmare le vacanze. La situazione, dopo il nuovo documento, non può che essere peggiorata.
Quali prospettive per il turismo?
Stando a quanto hanno affermato gli intervistati, le prospettive non sono positive. Soltanto il 39% degli intervistati (a ottobre erano il 45%) ha dichiarato di volersi concedere una vacanza, a pandemia conclusa. Quando si chiede di immaginare le proprie vacanze, il 44% degli intervistati ha risposto proiettandosi in una località di mare, ma europee e non esotiche. Dunque, si passa direttamente all’estate.
Eppure, il turismo ha un ruolo fondamentale per l’economia del paese, grazie ad un valore produttivo di 190 miliardi di euro.
Luca Patanè, presidente di Confturismo Confcommercio, come ha riportato Ansa, ha affermato che il settore del turismo è già prostrato e:
“riceve l’ennesimo colpo durissimo con la chiusura agli spostamenti tra Regioni, addirittura tra Comuni nelle date clou, dettata dagli ultimi provvedimenti: sono regole che non consentono praticamente alcuna forma di turismo. Il turismo in sostanza è in lockdown da 10 mesi”.
Al momento, ha affermato Patanè, non sembrano esserci ristori adeguati per il settore.