Il governatore Marsilio ha firmato l’ordinanza per far sì che anche l’Abruzzo torni arancione. Tutta Italia è, dunque, fuori dalla zona rossa.
Sul ritorno dell’Abruzzo in zona arancione, il governo non è propriamente d’accordo.
Ordinanza in vigore da domani
L’Abruzzo tornerà zona arancione a partire da domani 7 dicembre. La scuola riaprirà mercoledì mentre i negozi ripartiranno già da domani. Sulla firma dell’ordinanza da parte del governatore Marsilio, il governo non è propriamente d’accordo. Infatti, secondo Speranza, la regione avrebbe dovuto aspettare almeno la giornata di mercoledì.
Nonostante questo, Marsilio ha deciso di pubblicare anche una nota nell’ordinanza. Da questa si legge che, in realtà, Speranza è stato informato prima di adottare il ritorno in zona arancione. Il governatore ha
“ritenuto di doversi assumere la responsabilità di evitare che un’applicazione letterale delle norme vigenti provocasse all’Abruzzo un trattamento sproporzionato e dannoso”.
La zona rossa, all’inizio, era stata lo stesso Marsilio a deciderla con un’ordinanza che anticipava le decisioni del governo. La pressione per le categorie più penalizzate, come i commercianti, probabilmente, non era più tollerabile.
Una possibile lettera di messa in mora da parte del Governo
Fino al 10 dicembre l’Abruzzo sarebbe dovuto rimanere in zona rossa. L’unica regione in Italia a rimanere, già da oggi, in quella fascia. Il governo sta pensando di inviare al governatore una lettera di messa in mora. Un pensiero condiviso sia da Boccia che da Speranza. L’avallo non c’è perché, anche se l’Abruzzo era entrato in zona rossa prima, i 21 giorni scadono comunque mercoledì.
Con oggi, l’Italia ha superato 60mila vittime dall’inizio della pandemia. Per il Cts l’allerta sale. Secondo lo stesso Comitato, arriveremo a situazioni che graveranno molto sui Pronto Soccorso e sugli ospedali. Purtroppo, però, il lockdown generale che chiedevano a gran voce, l’Italia non poteva permetterselo.
Per domani, intanto, ci sarà un incontro ulteriore tra regioni e governo.