Il numero dei disoccupati, stando agli ultimi dati Istat, è tornato a salire, attestandosi a 2 milioni 546 mila nel 2020.
L’aumento dei disoccupati, stando a quanto ha affermato l’Istat per il terzo trimestre del 2020, riguarda sia chi è in cerca di un primo impiego che chi aveva già un lavoro.
I dati del terzo trimestre del 2020
Il numero dei disoccupati in Italia torna a crescere, lo conferma l’Istat, con l’analisi dell’ultimo trimestre del 2020. Ne consegue che, gli italiani senza lavoro, sono stati circa 2 milioni e 564 mila. Il tasso di disoccupazione, nel corso di tredici trimestri consecutivi, non aveva cessato di calare. Per il 2020 il risultato è di + 202 mila e un tasso di crescita del +8,6%.
A non essere occupati, non sono soltanto coloro che cercano un primo impiego ma anche coloro che lo hanno perso e ne cercano un altro. Il tasso di disoccupazione sale soprattutto tra donne e giovani di fascia compresa tra 15 e 34 anni, attestandosi al 10%. Ad essere colpiti dalla crisi sono stati soprattutto i lavoratori fragili e svantaggiati.
Ancora una volta, sono le donne ad aver perso di più il lavoro passando da un 7% ad un 9,2%.
Cresce il numero degli inoccupati
A preoccupare è anche la crescita degli inattivi tra i 15 ed i 64 anni, con un ritmo di crescita pari al +2%, per un totale di +265 mila soggetti. Si tratta non solo, di soggetti che non cercano lavoro ma non sono nemmeno disponibili a lavorare in tempi stretti.
Una inattività motivata, nel 3% dei casi dallo studio, per altri problemi (+18,7%) e nel 40% dei casi, perché si aspetta di poter recuperare il proprio posto di lavoro. Anche la pandemia spaventa gli inattivi che, a causa delle paure legate al contagio e all’emergenza sanitaria, decide di non lavorare. Un 14,6% ha dichiarato di essere in attesa di risultati dovuti a ricerche di lavoro precedenti. Gli scoraggiati calano, in particolare nell’Italia centro settentrionale.