Francesco Gnucci era stato indagato per la morte di Maria Chiara Previtali per overdose ed ora è stato ricoverato in ospedale.
Aveva ammesso di aver regalato la dose letale il giorno del compleanno di Maria Chiara, ora sono in corso le indagini per capire cosa sia accaduto al giovane e chi lo abbia abbandonato in quelle condizioni.
La morte di Maria Chiara Previtali
La tragica vicenda risale allo scorso 10 ottobre. La giovanissima Maria Chiara Previtali perse la vita a soli 18 anni mentre si trovava a casa del fidanzato.
La ragazza fu trovata morta nel letto la mattina seguente al suo compleanno: era morta nel sonno a causa di un’overdose di droga si scoprirà poi.
La famiglia e gli amici di Maria Chiara non si danno pace per ciò che è accaduto ad una ragazza così solare che da qualche tempo dicono fosse cambiata.
Il fidanzato indagato è stato abbandonato in overdose: cosa è accaduto?
Francesco Gnucci, questo il nome del fidanzato di Maria Chiara, era stato indagato per la sua morte nonostante abbia sempre ripetuto di amarla sinceramente e di averle procurato la droga solo quella volta dopo sue insistenze.
Nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 dicembre una circostanza strana è accaduta ad Amelia la cittadina d’origine dei due giovani. Francesco è stato abbandonato in stato di incoscienza davanti all’ospedale della città.
Da quanto riportano i quotidiani tra cui Fanpage, non si conosce ancora quanto sia accaduto né chi abbia portato il ragazzo davanti al nosocomio.
Quello che è accertato è che il giovane versava in gravi condizioni a causa di un’overdose di droga, con tutta probabilità un insieme di eroina e psicofarmaci.
Nonostante la gravità della situazione i medici sono riusciti a salvargli la vita ed ora il giovane si trova ancora ricoverato ma fuori pericolo.
Solo poche settimane fa Gnucci affidava ai social un suo sfogo nel quale ribadiva l’amore provato per Maria Chiara e da lei ricambiato.
“Scrivo questo post per far sapere a chiunque che ti amavo e ti amo ancora come fosse il primo giorno. Ora mi prendo tutte le mie pene, qualsiasi esse siano”.
Saranno le indagini avviate dai carabinieri a fare luce sulla vicenda anche grazie al racconto del 21enne.