Un vero e proprio attacco No Tav in un cantiere della Val di Susa contro le Forze dell’Ordine tra bombe e caos.
Val di Susa nuovamente sotto torchio per i No Tav che hanno attaccato le Forze dell’Ordine violentemente.
La furia degli attivisti
Alta tensione nella serata di ieri nei pressi di un cantiere della Val di Susa, con l’attacco nei confronti degli agenti che erano sul posto per contrastare l’attacco. 250 attivisti che si sono riuniti per una manifestazione – nonostante le norme anti covid – contro quella che è la realizzazione del cantiere.
Gli attivisti erano incappucciati e ad un certo punto una normale manifestazione si è trasformata in una guerriglia: sassi, petardi e bombe carta per contrastare le Forze dell’Ordine presenti sul posto.
Durante questi attacchi due agenti sono rimasti feriti, con accerchiamento da parte dei manifestanti su tre punti della zona. I due agenti feriti fanno parte uno della Polizia e l’altro della Guardia di Finanza.
L’attacco e la difesa degli agenti
Gli attacchi sono poi continuati lungo tutta la linea della Valle, percorrendo vari sentieri di montagna e causando nuovamente caos con gli agenti di Carabinieri – Polizia e Guardia di Finanza al fine di raggiungere il cantiere della Torino Lione. Lo stesso che nei giorni scorsi è andato avanti nei lavori con la nuova linea dell’alta velocità.
Gli agenti hanno dovuto rispondere ai disordini lanciando lacrimogeni e i manifestanti sono scappati lungo i sentieri boschivi della Clarea facendo perdere le loro tracce.
L’appuntamento è stato dato in mattinata al campo sportivo di Giaglione: al suo interno si stava svolgendo una riunione con intervento di alcuni leader storici dei movimenti come Nicoletta Dosio e Alberto Perino: al gruppo si sono uniti manifestanti in arrivo da ogni parte dell’Italia nella maggior parte dei casi incappucciati.
Un appuntamento convocato proprio dopo la ripresa dei lavori.