Il premier Giuseppe Conte avrebbe già stilato un possibile piano per Natale volto ad evitare ulteriore contagi ed una possibile terza ondata.
A quanto pare, per evitare ulteriori contagi, entreranno in vigore nuove restrizioni entro Natale. A darne notizia sarebbe stato lo stesso premier Giuseppe Conte tramite un’intervista, in cui ha fatto sapere di essere a lavoro sulle nuove disposizioni.
L’obiettivo è scongiurare una terza ondata di contagi
“Qualche ulteriore misura restrittiva per Natale è inevitabile, abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle feste natalizie. Ci stiamo riflettendo. Dobbiamo scongiurare ad ogni costo una terza ondata”.
Nonostante la situazione sia ancora difficile, secondo Conte le ultime restrizioni avrebbero consentito al governo di riprendere in mano il controllo della curva dei contagi. Non mancano, inoltre, gli elogi alla divisione per colori delle Regioni italiane, le quali hanno evitato di attuare un lockdown generale.
Diversi paesi europei saranno costretti ad un nuovo lockdown generalizzato
Come fatto notare dal premier, infatti, senza quest’ultima manovra l’Italia probabilmente si sarebbe trovata nella stessa situazione di Olanda, Germania e Gran Bretagna, costrette ad una nuova chiusura.
Nel corso dell’intervista Conte, inoltre, ha parlato anche del tema dei vaccini, punto focale nella battaglia al virus, oltre che rispondere ad alcune accuse che gli sono state mosse nelle ultime settimane.
“Per avere un impatto effettivo sull’immunità, secondo gli esperti, la campagna vaccinale deve riguardare tra 10 e 15 milioni di persone. Per ottenere questo effetto dobbiamo arrivare alla primavera inoltrata, comunque prima dell’estate”.
Infine, il presidente del Consiglio ha parlato anche dell’attuale situazione al governo. Conte ha promesso di ascoltare tutti i partiti in modo che il governo riparta in maniera coesa. Con queste parole il premier si sarebbe difeso dalle accuse di essere un uomo solo al comando. Conte, infatti, ha ribadito come quest’ultime siano solamente voci infondate.