Antonino Speziale ha scontato la sua pena per l’omicidio Raciti e ora è libero dopo otto anni e otto mesi.
Il giovane ultrà del Catania in carcere per l’omicidio Raciti è ora nuovamente libero dopo aver scontato la sua pena in carcere.
La terribile morte dell’ispettore capo di polizia
In data 2 febbraio 2007, secondo la ricostruzione da parte dell’accusa, l’agente Raciti è stato ucciso a seguito per una lesione al fegato che sarebbe stata causata da un sottolavello in lamierino. Lo stesso è stato lanciato da Speziale prendendo in pieno la vittima: il gesto è stato fatto per liberarsi del cordone delle forze dell’ordine che stavano proteggendo l’area impedendo alla tifoseria del Catania di entrare in contatto con quelli del Palermo.
L’ispettore capo Raciti è morto dopo il ricovero in ospedale, nonostante l’immediato lavoro da parte dei medici.
Ai tempi Speziale aveva 17 anni ed era stato giudicato come minorenne e aveva chiesto gli venissero concessi i domiciliari, per i suoi problemi di salute: nonostante questo il Tribunale del Riesame aveva respinto la richiesta.
Speziale libero dopo aver scontato la pena
Antonino Speziale esce dal carcere 8 anni e 8 mesi dopo la sua carcerazione. Il condannato ha scontato la sua pena per intero dopo che tutte le istanze che sono state presentate dal suo avvocato – per anticipare la carcerazione – sono state rigettate nei tre gradi di giudizio e successive richieste.
La Difesa mette il punto su alcune testimonianze che mettono in rilievo un fatto: la vittima non sarebbe morta a seguito del colpo ricevuto dal sottolavello che è stato lanciato, bensì in un incidente fortuito. La polizia indietreggiando in retromarcia per difendersi dalle bombe carta dei tifosi, lo avrebbe travolto e schiacciato.
Questa dovrebbe essere stata la sua ultima notte in carcere, come evidenzia anche FanPage, arrivando alla porta che lo fa uscire dal carcere entro oggi 15 dicembre.