Il rientro a scuola non viene ancora definito. Nonostante la data del 7 gennaio la Azzolina non da alcuna certezza.
Quando rientrano a scuola gli studenti italiani? Nessuna certezza e la data del 7 gennaio non è ancora confermata.
I dubbi sul 7 gennaio
La questione annosa della pandemia in atto non riesce a far fare delle valutazioni ad hoc nemmeno sulla scuola. Gianni Rezza – Direttore Prevenzione ministero della Salute nutre non pochi dubbi in merito.
Il Governatore Zaia lo segue e indica la sua grande preoccupazione in una situazione come questa in essere:
“se il 7 si aprono le scuole in una situazione come questa, ho l’impressione che ci facciamo male”
Tutto parte dai trasporti e dall’incontro degli studenti, gli insegnanti e tutto lo staff scolastico con il timore che si chieda la chiusura e quindi attivazione della didattica a distanza dopo pochi giorni. I Presidi del Piemonte hanno scritto una lettera al Governatore Cirio chiedendo di spostare l’apertura al 18 gennaio, con condivisione del Governatore del Friuli.
Le parole della Azzolina
Il Ministero dell’Istruzione cerca di trovare una soluzione in tempi brevi ma la paura di una chiusura immediata dopo la riapertura è viva. Il Ministro Azzolina – come evidenzia il Corriere della Sera – si è espressa a riguardo dichiarando:
“Resta il nostro obiettivo ma si dovrà fare una valutazione della situazione a fine anno con un piano credibile e pronto per la sua attuazione”
Nel mentre invita tutti a fare molta attenzione durante le feste di Natale per non ritrovarsi con una terza ondata e l’impossibilità di ricominciare tutto da capo. Il rischio di un dietro front è concreto in quanto i dati della pandemia cambiano ogni giorno con la paura che le festività possano portare altri contagi.
Il Preside del Volta di Milano ha espresso il suo disaccordo mettendo nero su bianco il fatto che a metà gennaio si avrà un riscontro di quanto accadrà durante le feste di Natale.