La conduttrice di Storie Italiane furiosa durante la diretta: ‘Mi fanno schifo’. Lo sfogo doloroso di Eleonora Daniele, ecco cosa è accaduto
Storie Italiane è uno dei talk show più seguiti dal pubblico italiano.
Durante l’appuntamento andato in onda lo scorso 16 Dicembre, i telespettatori hanno preso visione oltre della storica raccolta fondi a favore di Telethon, ma del doloroso sfogo della celebre conduttrice padovana.
Eleonora Daniele non è riuscita a trattenere la sua rabbia. Ecco che cosa è accaduto dinanzi agli ospiti in studio e il pubblico a casa.
La dura riflessione: ‘Mi fanno schifo’
Nello studio di Storie Italiane, è stato trattato un argomento tanto spinoso quanto delicato, ovvero l’incessante battaglia della polizia postale a contrasto della diffusione di immagini esplicite con minori.
Un tema che ha toccato molto la conduttrice, oggi mamma di una bellissima bimba di sei mesi. Eleonora Daniele si è lasciata così andare ad un lungo sfogo in diretta spiazzando i suoi telespettatori:
‘Fanno schifo! Queste persone fanno schifo’
ha detto riferendosi a quelle ‘squallide’ persone che osano compiere questo tipo di abusi sui minorenni. Poi ha aggiunto:
‘mi sono resa conto che è veramente qualcosa di impensabile’
ha dichiarato con tono acceso, riportando la sua personale riflessione sul suddetto tema, oggetto di discussione a Storie Italiane dopo aver preso visione dei contenuti delle chat all’interno delle quali avvenivano gli scambi di materiale esplicito.
La conduttrice si sfoga: ‘Meritano l’ergastolo’
L’acceso sfogo della conduttrice sull’argomento è continuato, e a tal proposito Eleonora Daniele ha rivelato che dal suo punto di vista queste persone meriterebbero di passare il resto della loro vita dietro le sbarre, affinchè nessun altro bambino possa soffrire a causa loro:
‘E’ giusto che vengano messe all’ergastolo queste persone perchè non devono più poter fare del male ai bambini’
ha concluso sull’argomento la conduttrice, la quale si è infine scusata con il suo pubblico per il suo lungo sfogo in diretta.