Un Natale 2020 fatto di restrizioni. Si tratta delle feste in tempi di pandemia, fatto di restrizioni e mancanze.
Certamente, a mancarci di più, nel corso del Natale 2020, saranno i nostri cari, quelli che sono lontani e tutti quelli che sono stati stroncati dal virus.
Feste fatte di mancanze
Il Natale 2020, quello della pandemia, sarà fatto di mancanze. Soprattutto a seguito delle nuove disposizioni, saranno soprattutto i nostri cari a mancarci. Quelli che vivono lontani da noi e che non possiamo raggiungere.
A mancarci di più saranno le persone che sono state stroncate dal covid. In Italia, le vittime totali, da inizio pandemia, sono, per il momento, 67220.
Ci saranno, però, anche delle tradizioni che ci verranno a mancare in questo periodo che, in altre condizioni, sarebbe stato festivo.
Piccole tradizioni
E’ la mattina del 24 dicembre, le strade sono gremite di persone che si affrettano a concludere gli ultimi regali di Natale. L’aria è tersa e fredda quanto basta.
I tavolini e i banconi dei bar sono pieni e, invece di tornare a casa per pranzare, in molti scelgono di fare un lungo e spensierato aperitivo con gli amici. Quanto ci mancherà questo piccolo rito?
Si arrivava, così, alla sera della Vigilia dove, ad attenderci, c’era una tavola imbandita, circondata da decine di sedie. Riunirsi per quell’occasione con zii e cugini era una cosa che, forse, abbiamo dato troppo spesso per scontata.
Ci mancheranno persino i parenti serpenti, con le loro allusioni o domande ingombranti. E ci mancheranno anche i loro regali scontati.
E la messa di Mezzanotte? Quel sapore mistico della chiesa gremita di gente, le luci del presepio, le strette di mano, gli auguri. E dopo, ancora brindisi fino al mattino.
E ai più piccoli? Mancherà il contatto con i nonni, l’arrivo di Babbo Natale, che magari era l’amico di famiglia di turno.