Scoperto un allevamento illegale di cani a Gimpo, nella Corea del Sud, in cui venivano allevati e venduti come animali domestici e per il commercio di carne di cane.
Molti sono stati trovati rannicchiati accanto ai corpi senza vita dei loro compagni di gabbia.
Liberati dall’orrore
La scoperta del lager degli animali è stata fatta da gruppo animalista coreano, LIFE, che, con la Humane Society International, ha salvato da una vita e morte orribile: Jindo, Yorkshire terrier, Barboncini, Chihuahua, Shih Tzu, Pomerani, Spitz, Schnauzer e molti altri.
Secondo quanto scoperto dalle organizzazioni, diversi di loro soffrivano di una forma di malnutrizione grave.
GreenMe riferisce circa lo stato di degrado in cui versavano gli animali, che era tale da renderli affetti da dolorose malattie della pelle. Rinchiusi in gabbie a costante contatto con le proprie feci.
In quello che non si può certo definire “allevamento” sono stati ritrovati morti diversi animali e alcuni di loro sembra abbiano dovuto cibarsi dei propri simili per sopravvivere.
L’associazione LIFE ha negoziato con l’allevatore la chiusura della fattoria e ora il loro impegno è trovare riparo e cure veterinarie per i 40 sopravvissuti alla crudeltà dell’uomo.
Fattoria inferno
Il presidente di LIFE, In-Seob Sim, presidente di LIFE ha dichiarato:
“Questo è un esempio davvero scioccante di un problema comune qui in Corea del Sud. cani vengono allevati nelle peggiori condizioni per massimizzare i profitti”.
Aggiungendo a malincuore che in Corea del Sud allevamenti del genere sono piuttosto diffusi, perché i controlli sono insufficienti.
Un fattore determinante è il mercato clandestino, se non si interrompe questo mercato criminale.
Inoltre fin quando si acquisteranno carne di cane e cuccioli di animali da compagnia al mercato nero, sarà sempre difficile scoprire questi allevamenti infernali.
Humane Society International in tutto il 2020 ha consentito che si mettesse fine ad altri due allevamenti di cani da carne in Corea del Sud.
Un’operazione che ha permesso di salvare oltre 350 cani destinati a una esistenza di sofferenza.