La polizia postale è riuscita a rintracciare il 53enne, tramite un pedinamento digitale. Sul suo pc sono state trovate decine di video dell’orrore.
L’indagine è partita a seguito del monitoraggio del web da parte del Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia online.
Arrestato nonno “orco” nel milanese
Riprendeva la sua nipote neonata mentre abusava di lei, poi diffondeva i video dell’orrore su una piattaforma online.
È con queste accuse che questa mattina è stato arrestato il nonno della vittima, un 53enne di Milano.
Come riferisce anche Il Messaggero, durante una perquisizione domiciliare nella sua abitazione, sono state rinvenute decine di video degli abusi commessi sulla nipotina.
Oltre a questi, anche migliaia di file pedopornografici con altri neonati.
L’avvio delle indagini
Il nonno orco è stato scoperto durante l’attività di monitoraggio del web da parte del Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia online
Nei mesi scorsi, gli agenti della Polizia Postale si sono imbattuti in un video pubblicato in diretta streaming, in cui un uomo abusava di una neonata.
Immediatamente sono quindi scattate le indagini, che hanno accertato gli episodi di violenza commessi dal 53enne.
Gli operatori della polizia Postale hanno quindi effettuato un vero e proprio pedinamento digitale dell’indagato. È stato così scoperto che a violentare la bimba neonata era il nonno materno.
Ad affidargliela era la madre della piccola, nonché figlia dell’uomo, che gliela lasciava quando era a lavoro.
La Procura della Repubblica di Milano ha quindi chiesto ed ottenuto un provvedimento di custodia cautelare nei confronti del 53enne, attualmente recluso in carcere.
Un episodio ugualmente drammatico si è verificato nel barese, dove un uomo è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di abusi sulla figlia di 4 anni.
A denunciare i fatti è stata la madre della piccola, che si è accorta di strani atteggiamenti nella bambina e le ha chiesto di riferirle cosa succedesse quando restava sola con il papà.
Per approfondire la vicenda degli abusi sulla piccola di Bari, leggi qui.