Nessuno se lo sarebbe mai aspettato: il conduttore de L’Eredità ha lasciato tutti senza parole. Flavio Insinna, il vero amore è a Gubbio.
Il conduttore de L’Eredità, Flavio Insinna, ha destato tantissime curiosità circa la sua vita privata. In particolare un retroscena è diventato particolarmente virale nelle ultime ore. Ecco cosa è saltato fuori sul web.
È uno dei presentatori più seguiti del serale Rai Insinna: il conduttore romano è anche un attore molto bravo. Qualcuno lo ricorderà senz’altro nei panni del maresciallo Flavio Anceschi nella serie ‘Don Matteo’ e avendo recitato in altre fiction come ‘Don Bosco’.
Flavio Insinna, il suo vero amore: l’outing dopo anni
La sua carriera da conduttore inizia proprio nel 2ì006 con il noto programma dei pacchi ‘Affari tuoi’ che gli ha dato più notorietà ma anche alcune beghe. Grazie a Don Matteo ha potuto vivere la bellezza di una città, quella di Gubbio, in tutte le sue sfaccettature. In una pagina Fb ha infatti elogiato la città con parole di grande stima:
“Gubbio per me è stata importantissima, e non solo dal punto di vista lavorativo. Li ho lasciato tantissimi amici e appena finiscono le restrizioni ci tornerò. Per me Gubbio è come Itaca per Ulisse, è casa“.
Flavio ha poi continuato:
“Appena arrivate là, parcheggiate in Piazza Quaranta Martiri e poi vi arrampicate per la città. Gubbio è unica”.
Parole che rivelano quanto Flavio ami incondizionatamente queste città, un vero e proprio outing che giunge a distanza di anni dalla sua partecipazione alla nota serie.
Flavio, il particolare elogio all’albero di Natale di Gubbio
Non poteva mancare un commento sul bellissimo albero di Natale di Gubbio, costituito da oltre 800 corpi luminosi sparpagliati lungo le pendici del monte Ingino. Flavio ammette:
“E’ il più bello e grande del mondo, e per me lo sarà sempre, anche se ne fanno uno più grande altrove”.
Di questi tempi, sentire parlare delle bellezze di una città storica come Gubbio sicuramente aiuta a ritrovare la voglia di combattere contro una pandemia che ci ha tolto la voglia di libertà e ci fa tornare a sperare di poter finalmente passeggiare e vivere senza avere costatamene paura di infettarsi e morire.