Dopo le vacanze natalizie riparte la scuola con ingressi scaglionati e lezioni di al massimo 50 minuti.
Dal 7 gennaio, passate le vacanze natalizie, torneranno a scuola anche gli studenti delle scuole superiori. Non tutti però potranno tornare a frequentare assiduamente le accademie.
I licei riapriranno con solamente metà degli studenti
Infatti, come indicato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, con un’ordinanza, la presenza sarà consentita solo al 50% degli studenti.
Non solo, il 31 dicembre è stato dato il via libera alla ripresa delle lezioni anche per i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado. Anche in questo caso però, con un 50% degli studenti, almeno sino al 15 gennaio.
“Le prefetture hanno adottato i documenti operativi all’esito dei lavori dei tavoli di coordinamento Scuola-trasporti istituiti in tutte le province in vista della ripresa, dal 7 gennaio, dell’attività didattica in presenza”.
Queste disposizioni però potrebbero presto diventare obsolete. Dal 18 gennaio, infatti, la quantità di studenti presenti in aula potrebbe già risalire al 75%.
La scuola potrebbe chiudere nuovamente prima di giugno
Nonostante ciò, il viceministro alla Salute Sileri ha invitato alla prudenza. Non è scontato che la scuola resti aperta senza interruzioni sino a giugno, il tutto dipenderà, infatti, dall’evolversi della curva epidemiologica.
“Siamo pronti a riaprire le scuole, ma con azioni chirurgiche in caso di contagi fuori controllo. Così come se ci saranno focolai ben definiti sarà necessario fare passi indietro. Dobbiamo abituarci a uno stop and go, questa sarà la nostra routine e andremo avanti così per gran parte del 2021”.
Uno dei nodi cruciali, a detta del presidente di Agens, Arrigo Giana, per il ritorno in classe sarebbe stato legato ai mezzi di trasporto. Sarebbe, infatti, più del 10% il traffico generato dalle scuole, e gli ingressi scaglionati, da questo punto, potranno essere molto utili ad evitare numerosi assembramenti.