Nonostante l’Italia tornerà interamente zona gialla non diminuiscono i contagiati, per questo il governo starebbe pensando a nuove misure restrittive.
Il governo starebbe pensando di prolungare le misure restrittive già applicate durante le festività natalizie oltre il 7 gennaio. Nonostante l’Italia è prossima alla riapertura, infatti, i contagi non accennano a diminuire.
Possibile una proroga delle attuali restrizioni sino al 15 gennaio
Per questi motivo si starebbe valutando l’ipotesi di prolungare alcune misure anti contagio. L’idea, infatti, sarebbe quella di prorogare le regole in vigore in questo momento almeno sino al 15 gennaio, giorno in cui scadrà l’ultimo Dpcm emanato.
Non solo però, l’altra ipotesi sul banco sarebbe quella di misure restrittive mirate come ad esempio zone rosse e chiusure mirate. Il rischio però non riguarda solo una nuova chiusura dei negozi, infatti, anche gli spostamenti potrebbero essere nuovamente vietati.
L’ipotesi di una terza ondata di contagi si fa possibile
Un dato reso già noto sul finire del 2020 dall’Istituto di Sanità Nazionale. Quest’ultimo, infatti, nell’ultimo monitoraggio effettuato ha sottolineato che Veneto, Liguria e Calabria hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel valore inferiore e Basilicata, Lombardia e Puglia lo superano nel valore medio.
Tra le misure che il governo avrebbe intenzione di prorogare ci sarebbe la chiusura di bar e ristoranti e il divieto di spostamento tra regioni.
Non solo però, possibili, infatti, che vengano vietati gli spostamenti persino nel proprio comune come durante le zone rosse. Resterebbe però in vigore la possibilità di andare a trovare i propri amici e parenti.
Ben lontane quindi le riaperture stimate prima del lockdown delle feste in cui sembrava possibile da gennaio riaprire teatri, musei e cinema. Anzi, la speranza di tornare alle nostre vecchie abitudini sembra aver lasciato il posto ad una nuova paura, quella di una terza ondata di contagi.