Il governo ha in programma di estendere fino al 15 gennaio la norma che vieta di ricevere più di due persone non conviventi. Ecco tutti i dettagli.
Si tratterebbe di un’estensione del provvedimento già in vigore per le festività natalizie.
Perdurano le restrizioni
La befana non porterà con sé un “tana libera tutti” e resteranno con molta probabilità in vigore, le restrizioni che hanno accompagnato le nostre inusuali festività natalizie del 2020.
Ovvero potrebbero essere impediti gli incontri in abitazioni private anche dopo il 6 gennaio, e fino al 15 di gennaio, a non oltre un numero di due invitati, non coabitanti.
Nelle intenzioni del governo non una nuova restrizione ma bensì la conferma del limite sugli ospiti che possono essere accolti nelle nostre abitazioni.
L’ipotesi è al vaglio
Come si legge su Fanpage, questa che per ora è un ipotesi, si sarebbe fatta strada nel corso di un vertice avvenuto tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i capi delegazione di maggioranza, presente anche il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, e alcuni membri del Comitato tecnico-scientifico.
Nei provvedimenti da adottare il governo sta considerando la possibilità di attivare in tutta l’Italia la zona arancione nel weekend del 9 e del 10 gennaio.
In tal caso avremmo bar e ristoranti chiusi anche anche a pranzo, ma resterebbe sempre attiva la possibilità effettuare il l’asporto e le consegne a domicilio.
Per gli spostamenti invece, questi sarebbero permessi al 7 al 15 gennaio, tra le Regioni e solo per comprovate necessità. Non solo, si pensa di anticipare il coprifuoco alle 20 e non alle 22 come ora.
Grande preoccupazione arriva per i ritardi nella somministrazione delle prime dosi arrivate in Italia in alcune Regioni, in particolare per la Lombardia, partita più a rilento con le prime fase delle vaccinazioni.