Tragedia sfiorata nel milanese dove una famiglia è stata avvelenata da una fuga di gas monossido nella propria abitazione.
Tra i ricoverati anche una donna al nono mese di gravidanza, la corsa disperata per salvare il neonato.
Milano, famiglia avvelenata dal monossido: la dinamica
La vicenda arriva da un piccolo centro alle porte di Milano, precisamente da Cambiago.
La dinamica sarebbe ancora da chiarire ma le prime ricostruzioni parlano di un incidente avvenuto nella mattinata di oggi domenica 3 gennaio 2020.
Ad essere coinvolta un‘intera famiglia composta dal padre, dal figlio di appena 3 anni e dalla mamma in stato di gravidanza.
I tre sono stati ricoverati nell’ospedale brianzolo di Vimercate e non sarebbero in pericolo di vita. Le condizioni più critiche erano quelle della donna, a cui è stato praticato un cesareo d’urgenza.
La causa pare riconducibile ad una fuga di gas proveniente dall’impianto di riscaldamento dell’appartamento situato in via Madonna.
Mamma sottoposta a cesareo: come sta il neonato
Secondo quanto emerge ad accorgersi a fuga di gas sarebbe stato il padre. Il 36enne nordafricano avrebbe notato che lui stesso ed i suoi cari accusavano strani sintomi e non ci ha pensato due volte.
Il papà eroe ha così caricato in macchina il piccolo di 3 anni e la moglie di 25 ed è corso in ospedale.
I sanitari si sono presi cura della famiglia che presentava sintomi di avvelenamento da monossido di carbonio.
L’uomo è stato trasferito all’ospedale Niguarda per essere posto in una camera iperbarica mentre per la moglie si è dovuta prendere una decisione d’urgenza.
Le sue condizioni risultavano compromesse ed i sanitari hanno optato per un cesareo d’urgenza così da far nascere e mettere in sicurezza il bimbo.
Sulle condizioni del neonato si sa solo che prima della nascita presentava segni di sofferenza ma dopo le cure tutti e quattro i componenti della famiglia paiono essere fuori pericolo come riporta Fanpage.