La Ong Open Arms, mediante le sue pagine social, ha lanciato un nuovo Sos, una richiesta di aiuto per i 265 naufraghi tra cui molti bambini.
Si invocano da parte dell’Ong, le Convenzioni internazionali.
L’appello a fare presto
La Open Arms, ha rinnovato la richiesta di aiuto per un porto sicuro per 265 naufraghi, la situazione si presenta più critica ogni giorno.
Utilizzando le proprie pagine social lancia un nuovo Sos la ong Open Arms. Per sensibilizzare l’opinione pubblica impiegate le foto dei bambini salvati negli ultimi due giorni, mentre giocano:
“Mentre attendiamo un porto sicuro, il ponte del nostro vecchio rimorchiatore si trasforma in un parco giochi”.
Le immagini dei bambini di pochi anni fanno il giro sul web, li ritraggono mentre giocano con quello che hanno, “loro stessi”, su di una nave che non è fatta perché possano avere quello di cui hanno bisogno.
Il ponte di un vecchio rimorchiatore per i piccoli è ora un parco giochi. Non si può più aspettare l’inverno e le temperature rigide in aumento, richiedono che scendano al più presto.
Sul rimorchiatore sono presenti numero totale di 265 persone che sono state salvate e sono tuttora a bordo della nave. Sperano di poter approdare in un porto di sbarco sicuro.
Gli ultimi salvataggi
Il 2 gennaio, dopo aver ricevuto l’avviso dell’avvistamento dalla Ong Alarm Phone, “il centralino dei migranti”, per un’imbarcazione in difficoltà, la nave Open Arms, si è diretta in soccorso delle altre 96 persone che viaggiavano su un’imbarcazione di legno alla deriva.
Arrivati a boro i naufraghi venivano rifocillati dal personale di Emergency a bordo della Ong.
L’imbarcazione era partita da Zuwarah una città costiera di lingua berbera in Libia, il 31 dicembre. Ma come si legge su TGCOM24, dopo 2 giorni in mare aperto senza cibo né acqua, nelle 96 persone soccorse tra cui 2 donne e 17 minori, erano evidenti i segni di denutrizione e ipotermia.