Sono diversi gli incentivi legati all’Isee messi a disposizione dei nuclei familiari in difficoltà in questo 2021.
Con il nuovo anno sono stati già dichiarati alcuni incentivi legati al bonus Isee per le famiglie in difficoltà per questo 2021. Di seguito, infatti, andremo ad analizzare i diversi fondi messi a disposizione e scoprire come accedervi.
Il bonus bebè darà fondi alle famiglie per il compimento del primo anno del figlio
In primis vi è il bonus bebè destinato ai bambini per il primo anno di vita, o il primo anno nel nucleo familiare in caso di adozione. Il bonus, in questo caso, potrà essere richiesto tramite il sito web dell’Inps.
Ad accedervi potranno essere anche i nuclei familiari con un guadagno superiore ai 40mila euro annui ma solo chi ha un Isee inferiore ai 7mila euro potrà ricevere il bonus in misura piena. Nello specifico sarebbero stati messi a disposizione 160 euro per il primo figlio e 192 per tutti i figli successivi.
Parlando sempre di minori, per chi ha un Isee inferiore ai 25mila euro annui spetta anche il bonus asilo nido che darà fino a 3mila euro. Per quanto riguarda gli assegni familiari, invece, andranno alle famiglie il cui 70% del reddito arriva da lavori subordinati o assimilati.
Per accedere al bonus bollette servirà un Isee inferiore a 8.265 euro
In questo caso, invece, l’importo, che varierà in base al reddito, sarà inviato direttamente sulla busta paga. Il bonus bollette, utile a coprire le spese di luce, gas ed acqua, invece, potrà essere chiesto al comune di residenza in caso di Isee non superiore agli 8.265 euro.
Discorso simile anche per il bonus telefono utile a fornire uno sconto sulle bollette telefoniche di chi ha un Isee minore di 8.112 euro. Inoltre vi è anche il bonus internet e Pc, accessibile a tutte le famiglie con un Isee non superiore ai 20mila euro.
Un aiuto importante è rappresentato sicuramente dalla social card che consentirà agli over 65 e alle famiglie con più di 3 bambini 80 euro ogni due mesi per spese e bisogni di prima necessità.
Per i buoni spesa, invece, bisognerà necessariamente chiedere al proprio comune di appartenenza dato che requisiti ed importi sono a loro discrezione. Infine, il discorso resta molto simile anche per il bonus fitti, anche quello erogato dagli stessi comuni.