La scuola presa di mira dai genitori che avrebbero definito i moduli antiquati sarebbe l’Istituto Mommsen nell’Appio Latino.
Un vero e proprio scandalo si sarebbe abbattuto su di una scuola per l’infanzia di Roma. Il motivo sarebbe da ricercarsi nei suoi moduli d’ingresso nei quali, per registrare il proprio bambino, è necessario indicare il capofamiglia ed in seconda battuta quello del coniuge.
Alcuni genitori avrebbero ironizzato sulla vicenda
Nello specifico l’istituto “incriminato” sarebbe il Mommsen, nell’Appio Latino, posto tra Colli Albani e il Parco della Caffarella. Il termine, quindi, avrebbe fatto infuriare i genitori intenti a compilare il modulo scaricato da internet.
Sul termine capofamiglia sarebbe intervenuto Ettore Battelli
Non solo polemiche, qualcun altro avrebbe risposto alla “gaffe” della scuola con ironia ribattendo su chi fosse tra i due il capofamiglia, non nascondendo però il disagio di trovare certe definizioni su un modulo scolastico.
“Anno domini 2021. Eppure in una materna non si sta al passo con la riforma del diritto di famiglia del 1975”.
Queste le parole di una mamma visibilmente irritata dalla faccenda. A questa tesi ha risposto aggiungendo alcune precisazione il direttore della clinica legale in diritto dei minori Ettore Battelli.
“Nel 1975, con la legge numero 151 di Riforma del diritto di famiglia, in Italia è stato abrogato l’articolo del codice civile che prevedeva la figura del capofamiglia e il ruolo stesso del capofamiglia, che era attribuito al marito. La riforma metteva al centro la donna, non solo nella condizione di essere pari al marito, ma anche corresponsabile dell’indirizzo familiare e sotto i profili fondamentali di istruire, educare e mantenere i figli”.
Infine, il preside ha ammesso che nei moduli ci fosse un errore ed è stato cambiato in fretta e furia. Nonostante la rapidità però questa storia non ha sicuramente fatto buona pubblicità all’Istituto Mommsen.